20 dicembre 2016

La mia esse

A 23 anni le prime fitte continue.
Non si sentenzia con la lombosciatalgia, è così e basta.
Ero convinta, ai tempi, di avere fatto qualche movimento brusco in mare: ero stata pochi giorni prima in Liguria e avevo sguazzato con il mio sensualissimo stile del cagnolino.
Ma il dolore non passava facilmente, stava lì giorni e poi tornava.
Solo l'anno dopo mi sono convinta a farmi fare delle lastre alla schiena.
Queste (che ho ritrovato a casa di mia mamma):


Su indicazione della dottoressa, ai tempi, sono andata in un centro fisioterapico convenzionato con l'Asl dove il fisioterapista, guardando le mie lastre, ha subito chiamato un collega dichiarando a gran voce "OH VIENI A VEDERE LA SCHIENA DI QUESTA RAGAZZA!". Delicatezza prima di tutto.

La sentenza è micidiale: ho due vertebre (quasi) fuse, la schiena parecchio torta, il bacino ruotato. E non posso fare nulla.
Solo ginnastica correttiva, e nuoto.

Così comincio a fare ginnastica correttiva coi vecchi (sul serio) e funziona per un periodo, un periodo lunghissimo durato fino a qualche mese fa. Ora ogni mattina mi alzo con fatica, il dolore è abbastanza forte. Danza del ventre non aiuta, e la prima lezione di Yoga ieri mi ha letteralmente ammazzata.
Quindi vivo con questo dolore di fondo costante, che si acuisce al mattino, se mi piego in certi modi, dopo danza e dopoduranteancheprima di Yoga.

Tutto questo perché ho una mamma fin troppo buona e quando le consigliarono, durante il periodo delle mie medie, di farmi mettere il busto, io dissi di no. E alzo il dito medio a chi mi dice che è stata una fortuna vivere scialli e liberi senza che i genitori stessero troppo addosso: ecco la conseguenza.
Poi miliardi di altre conseguenze positive eh?

Se mi avesse tirato un ceffone ci sarei rimasta di merda ma ora avrei una schiena usabile!

Una parte di me sa che probabilmente dovrò reiscrivermi a nuoto e la cosa mi farebbe cristonare se solo non avessi promesso di non bestemmiare più.
Forse.

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