19 luglio 2015

Stelle misteriose

Il post del 17 luglio è stato premonitorio.
Stavo uscendo di casa per andare al lavoro (turno pomeridiano 11.15-20.15) quando mia sorella mi manda un hangout e mi dice che opereranno nostra zia perché le han trovato una massa di 10 cm tra l'intestino e le ovaie. Ma non ha saputo dirmi altro.
Mia zia, la sorella di mia mamma, che vive a Milano.
Sul bus non ci ho pensato molto. Ho scritto al mio capo per dirgli che avevo problemi in famiglia e ho chiesto dove si trovava l'ospedale a mia cugina.
E mi sono trovata alla Multimedica di Sesto San Giovanni.

Mia zia era irriconoscibile: l'avevo vista ad Aprile per la comunione/cresima di mia nipote ed era già magra. Ma lei è sempre stata a dieta un giorno sì e l'altro pure, quindi non ci avevo fatto troppo caso, non ci avevamo dato troppo peso.
Ma sul lettino non era più mia zia, era il suo scheletro.

Scherzando l'ho ringraziata per avermi fatto perdere un noiosissimo giorno di lavoro e alle 12.45 circa l'hanno portata in sala operatoria.
Fino alle 17 non sapevamo ancora nulla quindi ho deciso di riprendere il treno per tornare a casa quando, ormai quasi arrivata alla stazione di sesto san giovanni, mi chiama mia cugina, la figlia di un altro zio, per dirmi che ha sentito nostro cugino e che forse mia zia non supera l'intervento.
Apro Whatsapp e mia cugina mi scrive "Mamma non supera l'intervento".
Mi giro e corro indietro. "Ma come?" penso.

Arrivo e i miei parenti sono ovviamente disperati. Mio zio guarda il vuoto e fa uno strano suono gutturale e vederlo così mi ha spazzato il cuore più di qualsiasi altra cosa.

Mio cugino Mirko mi ragguaglia: è l'unico che ha parlato col medico. La massa tumorale è di quelle "cattive" ed era grossa come un melone. Per asportarla hanno dovuto togliere metà intestino, le ovaie e, abbiamo scoperto dopo, il pancreas. Chissà se anche un pezzo di stomaco. La condizione non è ottima, per evitare il cedimento strutturale degli organi interni hanno riempito i vuoti con protesi mammarie. Inoltre presto o tardi dovrà cominciare la chemioterapia.

L'intervento è stato però superato e possiamo entrare nel reparto di terapia intensiva, uno per volta. Indossando camice e calzari.
Decido di entrare anche io, per ultima, e dato che abbiamo indossato tutti lo stesso camice è stato triste sentire l'umido delle lacrime dei parenti sul camice che stavo indossando.
Entro ed è in coma farmacologico, intubata. Circondata da macchinari che ne seguono le funzioni vitali la osservo per un po'. Non so se percepisce la nostra presenza, ed effettivamente dopo cinque minuti non so cosa fare. Quindi esco.

Parlando con parenti acquisiti decidiamo di prendere la cosa con positività: sì, l'intervento è stato grosso ma è sopravvissuta. Per un momento i medici hanno temuto di perderla perché la temperatura era scesa troppo.
I parametri sono stabili, altra cosa positiva.

Dobbiamo solo aspettare. Convinco mio zio a tornare a casa per dormire, Fry viene a prendermi e torniamo a casa. Chiedo di portarmi a bere qualcosa ma forse esagero perché il mattino dopo mi gira tutto e devo tornare in ospedale. Anche perché stanno arrivando mia sorella e mia mamma da Torino.

Le notizie sono molto buone. Mia zia è sveglia anche se sempre in terapia intensiva. Mia mamma decide di entrare e rimane 40 minuti. Avevano molte cose da dirsi a quanto pare.
Nel primo pomeriggio vado, viene sempre Fry a prendermi. Ci fermiamo a mangiare qualcosa e torniamo a casa. Io crollo a letto e mi sveglio praticamente solo alle 18 perché dovevamo uscire.
Alcol.

Oggi torno, spero di poterle parlare. Voglio solo capire se sapeva. Perché io lo so che sapeva, so che non ha voluto dire niente perché una cosa simile è successa anche a mia mamma. Tumore all'utero, sapeva che c'era qualcosa che non andava e l'ho quasi portata di peso a fare il pap test.

I miei cugini si danno tutte le colpe del mondo perché avrebbero dovuto sapere, capire, insistere.

Ma è sbagliato, è tutto sbagliato. Non puoi mai capire cosa ha dentro una persona, mai convincere qualcuno a fare qualcosa che non vuole.

Ci sono stelle misteriose che illuminano le tue giornate, ma finché non viene sera non puoi vederle.

Canzone del giorno: Heroes David Bowie

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