21 agosto 2013

Il dilemma dell'(ex)onnivoro

E' un bel po' che non scrivo. Vorrei raccontarvi delle cose viste in Provenza ma confesso di non avere ancora sistemato le foto e non ho nemmeno fatto ordine nella testa, per ricordarmi e descrivervi i posti in cui ho mangiato.

Per la prima volta ho trovato serie difficoltà a trovare cibo senza carne. In alcuni posti avrei potuto mangiare solo insalatine e all'estero la pasta è quasi tutta con carne. Sono riuscita a trovare però qualche posto che mi ha accontentata parecchio. Che poi si fa difficoltà, ma penso sia una cosa dell'inizio. Quando pensi "ma io questo non lo posso mangiare" - e piano piano sostituisci il "posso" con "voglio" così la frase assume tutt'altro significato.

Per dirvene una, i miei colleghi stanno organizzando una cena e stavano decidendo per un posto dove fanno solo grigliate. Solo grigliate di carne.

Forse potevo stare zitta, non lo so, ma m'è venuto spontaneo dire "il posto giusto per me!", in tono ironico.
Così ho dovuto confessare di non mangiare più carne, e alla fine mi chiedono anche di suggerire un posto in cui mangiare.
Detto tra noi a questo punto vorrei anche evitare di andare, ma è un cane che si morde la coda. Più io dico che non fa niente se manco una volta, più insistono. E non che non mi faccia piacere. Solo che se non l'avessi detto forse come l'altra volta mi sarei arrangiata. Di sicuro un po' di insalata d'accompagnamento ce l'avranno per la carne, no?

Io e Fry siamo andati a mangiare alla festa dell'unità. Gli unici due piatti che ho trovato senza carne sono state le patatine fritte e il friggione.
Forse dobbiamo interrogarci se davvero serve mangiare tutta questa carne.

Ovvio che finché ti dici "io mangio poca carne" non ti rendi conto di quanta ne mangi, e di quanta te ne propongono. Facciamo un esempio:

Mi invitano a cena e io sto cercando di mangiare meno carne. Come primo piatto mi presentano tagliatelle al ragù (tipiche del resto) e poi tigelle e crescentine con affettati. Io mangio meno carne ma non ho smesso, quindi come posso centellinarla? La mangio, ma domani andrà meglio.
Ordino il pasto alla mensa dell'azienda. Come primo prendo una carbonara con panna, come secondo una fettina di maiale e un contorno di verdure. Ok c'è anche qui la carne ma non me la sono mica vietata.

Facciamo un esempio diverso: mi invitano a cena e mi chiedono se c'è qualcosa che non posso mangiare. Dico che sono vegetariana. Sono sicura che ci sarà almeno un piatto per me (dopo la domanda che, a quanto pare è un must "ma il pesce lo mangi?").
Decido quindi di non mangiare più carne e quando ordino alla mensa faccio molta attenzione che almeno il primo non abbia carne. Il secondo in genere lo mangia Fry.

Nel primo caso io ho mangiato tanta carne (ed è quello che facevo notare a Fry in quanto lui era convinto che mangiassimo pochissima carne, però si è accorto che la mangiamo in realtà tutti i giorni), nel secondo nisba.

E difficile, almeno per me, abituata a tutti i sapori, passare accanto a una trattoria da cui fuoriesce odore di frittura di pesce, ma proprio per questo è una scelta consapevole anche se non sempre facile.

Canzone del giorno (e del periodo): Madness Muse




Sì, a settembre andrò a Torino. Sì, ci sarà una tatto convention. Sì, penso proprio che mi farò disegnare qualcosa di indelebile sulla pelle. Sì, non so ancora cosa :)

2 commenti:

Zion ha detto...

Carla, tesoro, questo post è denso di tante cose e non riuscirò a commentarle tutte! Comunque, sono contentissima che tu abbia notato quanta carne viene mangiata TUTTI I GIORNI quando anche le linee guida mediche più tradizionaliste dicono DUE VOLTE a settimana. Il che significa 2 PASTI ogni 21 PASTI, mica altro!!! Ed è difficilissimo riuscire a far mangiare meno carne a chi pensa di mangiarne poca, perchè invece è dappertutto, ma proprio dappertutto, e non se ne rendono conto finchè non gli fai proprio i conti in tasca.

Comunque: per la cena con gli amici, è sempre sufficiente dire che mangi una pasta al pomodoro. Chiunque la conosce e non è nemmeno un piatto strano o elaborato. Così facendo potrebbe anche finire che il primo lo facciano diventare uguale per tutti, solo pasta al pomodoro, e ti consolerai (se sei come me) pensando che gli stai facendo un favore a far pasticciare gli amici con un pochiiiino meno di carne (tanto poi avranno un secondo che sarà quasi certamente carne o pesce).

Se vuoi un consiglio, la prossima volta che viaggiate e andate in un ristorante o un albergo, fai il tentativo di parlare con lo chef chiedendo espressamente una variante veggie per te, se non c'è nulla a menu. Lo dico per esperienza: non ho mai trovato un cuoco che non ci provasse, con gentilezza e tanto impegno. E i piatti erano sempre accettabili, o a volte superlativi.
Inoltre questo è un modo per evitare di farti venire a noia le insalate: ho avuto 2 anni in cui le evitavo, dopo un viaggio in francia e belgio e olanda in cui non avevo quasi mangiato altro...le odiavo, ed è un peccato.
Se viaggerai in albergo, è ancora meglio: al momento della prenotazione lo farai presente, e dovrai ribadirlo prima di cena (sicuro al 100% che se lo scordano), e sarà tutto organizzato a puntino per il tuo menu.
Inoltre, soprattutto all'estero ricordati di specificare cosa intendi per vegetariano: cosa NON puoi mangiare è importante. Ad esempio, io evito anche i crostacei e i molluschi, ed è importante nelle zone di mare ribadirlo. Come fai notare tu, vegetariano spesso non viene interpretato correttamente (ma il pesce?) ed è importante essere chiari prima, così non ci si sbaglia.

Alle cene con amici non vegetariani faccio anche due cose:
- la prima è preparare dei suggerimenti ad hoc (appunto, pasta al pomodoro, oppure la mia verdura preferita che possa accompagnare un loro secondo, per esempio spinaci al formaggio, così chi deve cucinare non fa doppia fatica)
- la seconda è offrirmi di portare io qualcosa per TUTTI QUANTI. Non fare mai l'errore di portare qualcosa solo per te. Condividi. Per esempio, dei vol-au-vent ripieni di funghi o formaggio, si preparano in pochissimo sforzo e vanno bene come antipasto oppure secondo.

In questa maniera metterai a proprio agio gli amici, perchè è giusto aiutare gli altri a rispettare le nostre scelte senza rendere il tutto un problema. Sarà più bello, diventerà una condivisione e non una scocciatura, capisci? basta così poco... :-)

Per quanto riguarda la cena fuori coi tuoi colleghi: fallo, suggerisci tu un posto e preparatene uno di riserva che non si sa mai. Consulta il menu online in modo da essere sicura che ci sia una scelta a te gradita senza sacrificare gli altri. Carla, tu sei ora l'esempio da dare agli altri. Il modo più bello di vivere la propria scelta in LIBERTA' è quello di dimostrare che senza troppi sforzi SI PUO' FARE. E io te lo dico, SI PUO' FARE. Sono vegetariana da tutta la vita, nata e svezzata così.
Chiedere al ristorante non è mai sbagliato, suggerire piatti semplici e comuni a una cena o portare qualcosa per tutti non è mai sbagliato, è una cosa che se interiorizzata ti renderà la vita enormemente più facile.
Coraggio e...basta insalateee! :D

Carla ha detto...

A dirla tutta i miei colleghi sono stati carini e hanno trovato una trattoria dove si mangia un po' di tutto, purtroppo non c'è il sito online e non posso controllare il menù ma sono sicura che dei tortelli ripieni di ricotta e spinaci ci siano e questo a me va più che bene (essendo amante della pasta, la pasta al sugo, come dici te, è il piatto perfetto). Per il resto ti do' ragione alla fine è una scelta nostra e facendo come mi suggerisci non complichiamo la vita a nessuno e anzi, possiamo fare assaggiare le verdure in una veste nuova e davvero dimostrare che non è impossibile nè tantomeno strano. Proprio ieri sera un mio amico ci ha invitati a una grigliata e non sono andata per diverse ragioni (sono passata dopo) ma del resto avrei potuto benissimo andare dato che per evitare di sprecare la roba, ognuno avrebbe portato qualcosa. Finora non è stato impegnativo (non troppo, almeno) anche se questa mia scelta a volte pare che sia più un problema per gli altri, piuttosto che per me. In effetti io sono abbastanza fortunata, avendo una sorella vegetariana da una vita mi rendo conto di aver maggiore apertura mentale di tante altre persone. Comunque il primo mese è passato, ed è passato bene, credo non sia difficile proseguire su questa strada...