01 luglio 2013

Incubi & deliri

Stanotte:
sto passeggiando con Fry nel primo quartiere dove ho abitato a Torino. E' sera, comincia a scurirsi. Passo all'incrocio tra via Exilles e via Crevacuore. A sinistra via Crevacuore è una stradina piccola e buia. E vedo in lontananza Roccio, in via Crevacuore, che si avvicina verso l'incrocio. Nella mano destra ha un sacchetto. Il braccio sinistro è amputato sotto il gomito.
Gli chiedo cosa è successo. Mi risponde che era una piccola infezione ma sai come sono, in ospedale a farmi vedere non ci sono voluto andare. E alla fine han dovuto tagliarmi il braccio.
Rimango sconvolta così dopo vado a trovarlo per chiedergli spiegazioni maggiori.
Pare che avesse fatto un prelievo e l'ago aveva fatto una piccola ferita che si era infettata. Che un giorno aveva salvato una ragazza facendole la respirazione bocca a bocca e questa si era totalmente innamorata di lui e che in un momento di intimità in cui lei si era accorta del braccio in cancrena perché lui non riusciva a muoverlo, lo aveva convinto ad andare in ospedale.
Gli chiedo com'è la vita senza un braccio.
Gli brillano gli occhi e allora capisco. Senza il braccio sinistro non potrà più suonare la chitarra elettrica, e questo mi rende molto triste.


L'altra notte:
Siamo andati a Milano in sede centrale del posto in cui lavoro. Il direttore del personale deve dirci qualcosa, probabilmente sui rinnovi contratti, ma sono tutti tristi e non capisco.
Sento la mia collega che parlando con un'altra dice di aver saputo che il direttore del personale (che da ora in poi chiamerò Boss) si è ammalato di leucemia. E dalle facce che hanno capisco che non si tratterà di una cosa facilmente guaribile. Inoltre scopro che la malattia o la cura o entrambe provocano terribili deformazioni, rendendoti Ciclope. Osservando un paziente noto che in realtà uno dei due occhi si ingrandisce posizionandosi al centro della fronte e l'altro occhio si atrofizza posizionandosi quasi all'altezza dell'attaccatura dei capelli. Inoltre la pelle e parte della carne comincia a staccarsi lasciando vedere i muscoli. Insomma riduce tutti a essere orrende e grottesche maschere di se stessi.

Presto scopriamo di essere stati tutti contagiati, al lavoro. Sono terrorizzata, mi chiedo come dev'essere vivere in quelle condizioni, e mi chiedo quanto tempo avrò prima di trasformarmi. Sono angosciata.


4 commenti:

Zion ha detto...

e fischia, lo sarei anche io. Ho fatto degli incubi anche io questa settimana, ma erano bazzeccole al confronto!!!

Carla ha detto...

non sono i miei sogni più brutti. ne ho fatti altri molto peggio :)

roccio ha detto...

io invece ho sognato che mi svegliavo e andavo in ufficio. Ah gia'... :)

Carla ha detto...

il tuo incubo è peggio del mio O_O