12 giugno 2013

La storia dei miei tattoo

Ho sempre desiderato avere dei tatuaggi.
Per farmi la scritta sul braccio "Qui e Ora" ci ho messo del tempo. Tempo di ricerca, di ripensamenti, tempo per prendere coraggio.
L'esecuzione di un tatuaggio è un congiungimento astrale della ricerca del tatuatore che deve essere un artista fidato, ricerca del tatuaggio (che deve essere tuo e solo tuo) e sistemazione sul corpo.
L'ultima parte è più difficile perché qualsiasi tatuaggio è un corpo estraneo che modifica in maniera irreparabile il tuo corpo e per quanto tempo uno ci abbia messo a scegliere il soggetto, i colori, il luogo e nel mio caso il font, il tatuaggio ha bisogno di un periodo di accettazione.
Un periodo più o meno lungo in cui lo guardi e ti chiedi se hai fatto bene, se un giorno non cambierai idea e poi tutto cambia. Non ci badi più, è diventato come un nuovo neo spuntato all'improvviso, che ha preso forme strane, forme con significato.
Nei a forma di scritte, di figure, piene di colori o solo sfumate in bianco e nero.

Il corpo delle donne tatuate mi affascina non poco. Ma ho sempre temuto il dolore, mio acerrimo nemico, più della scelta irreversibile. Del resto sono amabilmente impulsiva, le scelte definitive non mi spaventano.

Quando ho fatto il triskel e la scritta non ho sentito male, mi sono rassicurata. Così, passando per l'idea di un'altra scritta messa per il momento in cantiere, mi sono dedicata a un nuovo progetto. Un bel teschio sulla spalla. Ma la mia tatuatrice (lo ripeterò sempre, una vera artista, scultrice, pittrice, tatuatrice nonché bellissima donna) è a Torino.
Ho approfittato di questi due giorni per prendere appuntamento con lei. Sapendo più o meno cosa volessi ho lasciato che fosse lei a completare il disegno, a darmi suggerimenti (abbiamo aggiunto una Acherontia atropos con bruco e pupe), ho fatto aggiungere la scritta Silencio per dare drammaticità al disegno, e per un ricordo personale che non sto a spiegarvi. L'attesa mi snervava. I giorni passavano e non vedevo niente, finché finalmente martedì sera ho ricevuto una prima parte del disegno.


Wow!
Le ho fatto un unico appunto sulla elle di Silencio che sembra una b.

Il giorno dopo...


Meraviglioso. Le pupe, che inizialmente volevamo mettere nelle orbite, alla fine le ha inserite nel retro del teschio, in modo da farle sembrare dei petali. E meno male perché le pupe paiono dei peni e l'idea di un pene che usciva dall'orbita del mio teschio non è una bella idea!

Non immaginate l'agitazione di giovedì mattina. Dalle 9.30 alle 11 c'è stata solo la fase preparatoria. Riarrangiare il disegno sulla spalla, il ricalco, e la preparazione della "sala operatoria".


ricalco del disegno

Il contorno è durato circa fino alle 12.45, dolore poco, sopportabile. Ero già contenta della mia capacità di sopportazione.
Ecco il contorno.
spalla, non sarai più come ti ho conosciuta




Dopo una breve pausa in cui abbiamo mangiucchiato un paio di pezzi di pizza, si riprende subito e giù duro fino alle 15 circa. Il dolore non è stato poco, soprattutto nelle sfumature sulla spalla, ma ho resistito.
Il lavoro, terminato, meraviglioso, è questo:


Il tatuaggio è body art, deve piacervi in primis. Non pensate al significato, pensate a quanto può essere bello, a come deve essere indossato. Non giustificatevi di fronte agli altri, non vi deve interessare. E' il vostro corpo, e se volete disegnarci sopra è responsabilità vostra, e solo vostra.

E se volete come me affidarvi a un'artista, andate da lei. LadyKroft Art and Tattoo. Qui alcuni suoi lavori.

E chissà quale sarà il prossimo...

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