11 giugno 2013

Berlino 14.05.13 - la partenza


Si riparte.
Ogni volta è sempre dura tornare a casa, ma casa poi qual è? Dove decidi di stare. Molti mi potranno dire che è normale provare queste cose quando sei in vacanza, io poi tendo a idealizzare le persone, le città e finisco per non valutarle obiettivamente. È il mio dramma.
Oggi è Berlino ma domani posso finire in un posto sperduto in Australia e trovarmi punto e da capo. Il mio più grosso problema è progettare qualsiasi cosa, mettermi d'impegno per arrivare a un obiettivo. In questo caso imparare la lingua (come ho già detto), mettere da parte i soldi, cercare un aggancio e una casa, avere dei soldi da parte che mi permettano di vivere per un po', cercare un lavoro. O mescolando queste cose ma che tutte van fatte.

Il lavoro che dovrò fare su me stessa è capire cosa realmente voglio, dove voglio stare. Cosa mi spinge a venire qui, ad amare questo posto. Capire se potrò sopportare il freddo invernale e le miti estati (quasi primavere) del nord della Germania. Capire quanta fatica ci vorrà e se sarò così brava da portare tutto a termine, almeno questa volta.

Sono un po' stanca di Bologna e non so nemmeno se Berlino potrà essere la mia città per sempre. Sono una nomade, senza radici, e che non vuole mettere radici, non so nemmeno cosa siano le radici. La vita è breve, è vero, ma abbastanza lunga per non vivere sempre nello stesso posto.


Oggi è il giorno dopo, quello in cui realizzi che chissà quando rivedrai quel posto che tanto ti piaciuto. Per me di solito le vacanze quando giungono alla fine sono ormai esaurite. Della serie, al sesto giorno comincio a dirmi di volere andare a casa, ne ho abbastanza. Per Berlino non è stato così.


La sera della partenza, a Bologna, serata nostalgia: abbiamo rivisto Le vite degli altri e abbiamo riconosciuto dei pezzi girati al Funkhaus (dove Tino ha lo studio) e delle scene girate alle vecchie prigioni della Stasi. E' come quando girano un film in una città che conosci bene e ogni volta che riconosci un posto ti sobbalza un po' il cuore.
Berlino dai tubi azzurri e rosa, Berlino la street art, Berlino il vecchietto rimasto incantato a vedere un altro ubriacone che stava telefonando da un telefono pubblico (come se avesse visto uno stargate). Berlino, un po' Russia e un po' Occidente.

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