11 giugno 2013

Berlino 12.05.13 - 6° giorno


Auguri mamme. Oggi è domenica, e per significa Mauerpark e il suo mercatino!

Andare a Mauerpark con questo solicino è stato meraviglioso. Ancora più bello vedere tutte quelle bancarelle al mercato delle pulci (floahmarkt o flaumarkt?) ma soprattutto comprare la sorellina della mia exa 1b, la exa 2b (che cosa buffa, sono andata ora a controllare i modelli e ho scoperto di aver preso un'altra exa 1b - quindi ho due macchine fotografiche identiche, cambia solo il mirino che nella mia è a pozzetto mentre in quella Berlinese è a pentaprisma). Al modico costo di 20 euro, compreso il flash, l'obiettivo e la custodia. Mi sono quasi pentita perché poche bancarelle dopo c'erano interi banchi con macchina fotografiche di tutti i tipi. In particolare mi sono innamorata di una macchina fotografica, la kneb 60 (kiev 60), macchina russa con le lenti jena ddr (la versione “est” delle carl zeiss). Volevano però 220 euro... che gran peccato, era proprio bellissima. Medio formato, mirino a pozzetto... inoltre il solo valore commerciale dell'obiettivo copriva per intero quei 220 euro. Ma sapendo che comunque ho una reflex che vale molto di più e che questo sarebbe stato un capriccio estetico...


A malincuore ho dovuto rinunciare, non potevo spendere così tanti soldi. Ma intanto ho portato a casa un'altra macchina della ddr che tralaltro ha il prisma compatibile con la mia quindi posso anche usarla senza mirino a pozzetto!

Andiamo a vedere il muro dipinto facendo qualche foto quando sento un suono che conosco. E' musica!



E sono i rupert's kitchen orchestra che già avevo visto due anni e mezzo prima sempre al Mauerpark. Gli ho ricomprato il cd perché meritavano proprio!







Supremi (metterò qualche video). Aspettiamo un po' fermandoci ad ascoltarli prima di metterci in viaggio per incontrarci con tino alla fermata della metro di Scholeinstrasse per pranzare (fare un bel brunch) alla kantina von hugo. Trattasi di un posticino delizioso a kreutzberg dove, con 7.50 €, puoi mangiare a buffet piatti freschi come salmone, insalata di patate, crauti, e piatti caldi come polpettone di patate, wurstel, riso con condimenti vari. Se sei molto fortunato puoi anche mangiare dell'ottima panna cotta. Con 3.60 € aggiuntivi puoi innaffiare il tutto con un'ottima birra da mezzo litro, la pilsner che qui va tanto ovvero la Berliner kindl. Il personale è un po' brusco, ma dopo un paio di giorni a Berlino non farete più caso a questa crudezza. Un pianista ha inoltre allietato il pranzo con musica deliziosa.

Mangiando e chiacchierando il tempo ha cominciato a mettersi male e decidiamo di entrare (eravamo all'aperto): appena in tempo prima del diluvio universale. Tant'è che appena il tempo si mette meglio, ordiniamo un caffé e ci salutiamo con la quasipromessa di rivedersi il giorno dopo ma senza impegno.




Per chiedere il conto Tino mi dice come si pronuncia in tedesco ma mi vergogno troppo e lascio che sia lui a chiederlo. Devo superare questa timidezza/paura di sbagliare altrimenti non mi servirà prendere lezioni di tedesco.
Io e Fry torniamo il albergo a riposare, ed è qua che scrivo.

L'avventura di questa sera potrebbe chiamarsi “Go west”. Abbiamo infatti deciso di spingerci finalmente a ovest. Cosa c'è a ovest? Non saprei, non me ne sono mai interessata: così andiamo verso il Kadewe, i grandi magazzini dell'ovest che sono ovviamente chiusi. Ricordo che a Berlino hanno grande rispetto per i lavoratori e i giorni di festa sono giorni di festa.
Il Kadewe è quindi chiuso ma nei paraggi ho letto sulla guida ci dovrebbe essere un ristorante poco turistico (che già se è sulla guida ci credo poco) però proviamo ad avvicinarci e cammina cammina ci rendiamo conto di quanto questa zona sia davvero spoglia. Non ci sono persone in giro, i negozi sono chiusi, ci sono dei fast food ma pochissimi rispetto al centro dell'est e il caratteristico degrado di Alexanderplatz qui non esiste.

Arriviamo al presunto ristorante ma è chiuso. Decidiamo pertanto di tornare verso Alexanderplatz e poi di tornare in albergo e poi andare al Transit. Ve lo ricordate? Spero stavolta di prendere solo roba buona che sono ancora visibilmente shockata dall'altra volta.
Berlino, domani è l'ultimo giorno e dopodomani mattina si riparte. Mi mancherai sai? La temperatura è scesa, sto usando una felpa più pesante, c'è un gran vento e immagino come può essere l'inverno in questa grande città. Ma forse non fa così freddo. Tino mi ha detto che è un po' più fredda di Torino ma non troppo. Che lui ha girato tutto l'inverno in bicicletta. Ora rimane da imparare il tedesco, capire cosa posso fare qui.

Vi dico anche un segreto, quando ero al museo del muro, al checkpoint charlie, ricevo una chiamata dal dr. Giorgini. A fine febbraio avevo fatto un test attitudinale che a mio parere era andato molto bene ma nessuno si era fatto più sentire. Proprio il 9 maggio mi richiamano, vogliono rivedermi per un colloquio. E il colloquio è il 15 maggio, di mattina. Lo stesso giorno ma di pomeriggio, ho un colloquio da un'altra parte. Sono così contenta e proccupata, ma intravedo la luce. La possibilità di un orario e un lavoro normale. Un ambiente più sereno.

Qui potete vedere l'album completo.

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