22 gennaio 2013

Faq o fuck?

Così crollano piano le speranze. Oggi avevo un colloquio, il primo da mesi, il primo da quando lavoro qui...
Sapevo che era un colloquio fuffa ma avevo bisogno di andarci per sapere di avere qualche speranza.

Anche se fosse stato un colloquio come fotomodella, ben sapendo di non avere mezza speranza e di sentirmi mediamente cacca dopo averci provato, ci sarei andata.

Così penso a quello che mi si potrebbe chiedere e alle possibili risposte. Stamani tra una mascarata e l'altra, uno sbuffo di blush e uno di ombretto pensavo alle parole che avrei potuto usare. Ma oggi non mi sono state fatte domande. E' stato un monologo del tizio dall'immenso cranio pelato e i profondissimi occhi azzurro cielo che mi hanno spiegato che tipo di lavoro sarei andata a fare.
Per farvela breve la responsabile di un gruppo di promoter, scelte da me e istruite da me. Dalle quali avrei ricavato delle provvigioni (loro mi garantivano un fisso di 500 euro al mese) più un'altra percentuale su miei personali target.

Diciamocela. Faccio un lavoro di merda, ieri dal nervoso mi stavo mettendo a piangere, ma lasciare un posto in cui guadagno sicuro e ho un contratto (in questo nuovo posto mi farebbero un contratto di collaborazione) è una pazzia. Potrei farlo se avessi 20 anni ma non mi pare il caso.

Così mentre tornavo a casa con indosso il mio nuovo cappottino verde H&M (gentilmente consigliato dalla mia nuova collega dark, la quale mi ha anche detto che sono "troppo uguale al suo ex coinquilino") pensavo a cosa avrei potuto rispondere se mi si fosse posta la famigerata domanda: "Ma lei come si vede tra 5 anni?"
Ci pensate a quanto sarebbe destabilizzante rispondere la verità? Per una volta sola.
Io non ho nessunissima idea di come sarò tra 5 anni. Penso a migliorare la mia situazione attuale, a gestire al meglio il mio tempo libero. Tirando per una strada e arrangiando il tiro se mi accorgessi che non fosse quella giusta.
Ho cominciato a lavorare e non mi sono laureata anche sfruttando la mia iscrizione alle categorie protette; non ho pensato per cui a studiare pensando di trovare lavoro facile dato che la mia invalidità era dichiarata permanente. Ma poi a Firenze hanno deciso di rivedere il tutto e ora mi trovo con meno possibilità lavorative e nessun titolo di studio. Come mi vedo tra 5 anni? Spero che tra cinque anni nessuno mi rivolga mai una domanda così idiota.

Canzone del giorno: Appena un po' P.F.M.


2 commenti:

rompina ha detto...

non c'entra nulla, ma passo di qua di fretta e ti do questo sito (pare abbia prodotti molto buoni, non so se li conosci), in cui fanno solo ancora per oggi sconti del 50% su tutti i prodotti e spese di spedizione gratis http://www.muastore.co.uk/
per il resto...manco a dirlo...ti capisco...io sono appena tornata da una mezza giornata di affiancamento (non necessario) richiesto (e fatto) gratuitamente per un nuovo lavoro che iniziero' tra 2 settimane...e la prox settimana si replica "almeno altre due volte eh"...il tutto per un part-time pagato miseramente e di 4 livelli di contratto sotto quello che dovrei avere per la mansione che ricopro. bell'Italia, questa...davvero...

Carla ha detto...

grazie per la segnalazione del sito! lo tengo d'occhio!

Per quanto riguarda il lavoro, forse scappare non è un'idea così azzardata...