16 novembre 2012

La mia multa, il mio Till

Salgo sull'autobus mentre sono al telefono. Parlo con L. ex collega con cui era successo tutto quel macello al lavoro. Dopo un mezzo casino, ma nessuno ha mai capito cosa è successo, l'avevano messa a spillare fogli, a fare piccoli lavori in magazzino. Insomma dicendo quel parolone che nessuno vuole mai pronunciare, le avevano fatto un po' di Mobbing.

A un certo punto salgono i controllori. Salgono sempre in tanti, per perlustrare meglio la zona.

Io sono senza biglietto.
Ma lo sono ormai da mesi, da agosto credo, quando avevano ridotto i bus e andavo sempre con S in motorino, al lavoro.
Non mi faccio scoraggiare, il bus è pieno, c'è parecchio macello. Per non dare nell'occhio rovisto nella borsa facendo finta di cercare il biglietto. Infine prendo il portafogli, estraggo una punta di biglietto mensile (vecchio) del bus e continuo a parlare al telefono.

Nessuno di accorge di me. Vuoi la confusione, vuoi che avevano ormai fatto il pieno di multe, ma ne esco indenne. Era la prima volta che beccavo i controllori su quella linea.

Penso quindi di non rivederli per un bel pezzo.


Qualche giorno dopo.

Salgo sul bus, non sono al telefono. Mi siedo in fondo accanto a S, il bus è in ritardo, come al solito. Noi siamo in quasi ritardo. Fermata prima della nostra, salgono i controllori.

S sbotta "Ci sono i controllori". Nemmeno lui ha il biglietto. La mia è una protesta sociale. La sua non so.

L'abbonamento mensile del bus si può comprare solo in due punti, e sono in centro. Dal tabaccaio sotto casa nisba. E coi miei orari diventa complicato andare in centro a comprare un biglietto del bus.
Eppure a Torino si vendono ovunque. Mha.

S tira fuori il suo documento, è un po' in ritardo e vuole che la cosa finisca in fretta. Io titubo.

Lascia il documento al controllore e dice di renderlo poi a me che lui deve andare al lavoro. "Ma faccio in un attimo" dice il controllore.

Ecco la nostra fermata. Penso di aver avuto troppo culo e di poter dividere la multa di S e quindi avere ancora risparmiato sul mio mancato acquisto dell'abbonamento. Ma proprio mentre mi alzo per scendere, una vocina dietro di me "Signorina? Il biglietto".

Sbuffo "Non ce l'ho"

"Ah ma non avevo capito che nemmeno lei aveva il biglietto"

Inutile dire che siamo stati la barzelletta dell'ufficio per tutto il pomeriggio.

Altre novità: il mio taglio di capelli suscita strani interessi e tantissime invidie. Da ingegneri, capocci, responsabili che mi fanno domande a colleghi e farmacisti che passando davanti all'acquario mi indicano come se fossi un animale in gabbia.
Ma non mi interessa. E' normale e se avessi voluto passare inosservata di certo non cambierei taglio ogni tre per due.

Scopro oggi che il 26/4, giorno del mio compleanno, i Rammstein suoneranno a Bologna. Gioia e gaudio, non posso mancare.

Molto probabilmente ci sarà anche Roccio e TeddyBear e forse qualche altro amico di Firenze, nonché la mia ex collega tatuata che però è in dubbio perché va già a vedere gli Iron Maiden a giugno (che garberebbe vedere anche a me) e sono concerti che disgraziamente costano un botto di soldi.

Ma i Rammstein. A Bologna. A un tiro di schioppo da casa.
Eh no, non posso mancare.

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