03 novembre 2012

Don't Stop Believing

E' circa un mese che non scrivo. Di cose ne sono successe. Per esempio siamo saliti a Torino.


Ho visto un po' di persone, ho rivisto la mia famiglia, i miei cani. Ho portato via tante cose.
La telecamera e tutti i miei filmini (che finalmente sto digitalizzando). Dentro ci sono pezzi della mia vita. La mia amata Australia. I miei nipoti da piccini. Poldo da cucciolo. La mia nonna. Un mio vecchio compleanno. Io e le mie amiche che facciamo le sceme.
Ho portato via le mie scarpe, i miei fauna box, ancora altri libri, vecchie foto.
Sabato sono andata a trovare la cugina di un mio ex.
Non so se ne ho mai parlato. Comunque siamo stati insieme quasi 5 anni, dai miei 16 ai 21. E' stata la prima persona per cui ho lasciato il tetto familiare e con cui ho fatto grandi progetti (avevamo comprato casa e io andavo ancora a scuola). Come tutte le prime grandi storie è finita e come tutte le storie che finiscono rimangono qua e là grappoli di tristezza dovuti alla mancanza della persona, delle abitudini, ma anche dell'altra famiglia che, tutto sommato, mi aveva accolto come una figlia. E i dubbi su come poi mi avrebbero vista. Lo so, non si dovrebbe pensare a queste cose, ma è normale.
Così quando ho ritrovato questa ragazza su facebook (insieme alle sue due sorelle, compresa quella piccinissima che io lasciai che aveva 4 anni e si ricordava ancora di me) ero un po' in apprensione nell'aver preso appuntamento per quel sabato. Ma mi sono detta che era una cosa da provare.
Così io e Fry siamo andati da lei.
La sua casa è davvero carina, in centro a Torino (come al solito a Torino ancora si può vivere senza svenarsi) e il suo gatto Ernesto è meraviglioso.
Ma lei è diventata più in gamba di quanto ricordassi.
Presto sono arrivati anche sua mamma, il suo babbo e la sorellina piccola. La mia apprensione aumentava.
Immaginate che sollievo non solo nel sentirsi completamente a proprio agio, ma nel sapere che non c'è stato alcun astio dopo quello che era successo. Che anzi, mi avrebbero voluto ricontattare ma non sapevano come e se era il caso di farlo.
Questo incontro mi ha aperto il cuore.
Ma non voglio approfondirlo del tutto, è stata comunque una cosa bella.

Di altre cose accadute. Il 30 ottobre siamo andati a vedere The Rocky Horror Picture Show al cinema (ridato in occasione di Halloween). Inutile dirvi che c'era un botto di gente travestita. Da Frank'n Furter, da Riff Raff e non ho più contato quante Columbia o Magenta erano sparse per la sala.
Altrettanto inutile è dirvi del caos generato dal pezzo del Time Warp. Si sono alzati tutti e hanno cominciato a ballare e io li guardavo con indignazione mista a invidia perché sapevo bene che anche io avrei voluto unirmi al gruppo ma mi sentivo troppo in imbarazzo per farlo.

Oggi invece dopo il lavoro, siamo andati a comprare un paio di calendari del canile di Calderara di Reno. I volontari mi hanno comunicato che ora il canile è aperto ai volontari anche la domenica. Non sarebbe così male una domenica ogni tanto andare a portare a spasso qualche cagnolone. So già che vorrò adottare tutti i cani che mi leccheranno la mano o che mi faranno lo sguardo tenero o che semplicemente avranno coda e orecchie tali per essere cani.
E dopo ancora siamo andati alla fiera dell'elettronica dove, insieme ad altre cose, per soli 10 euro abbiamo recuperato (guardate e sbavate) questo:


Domani, fiera dei rettili e anfibi a Cesena.
Spero di riuscire a scrivere più spesso ma il tempo è quello che è. Poco e merdoso.

Canzone del giorno: Don't Stop Believin' Journey


2 commenti:

roccio ha detto...

Il C=64 che meraviglia suprema! Massimo rispetto! You ROCK!

Carla ha detto...

No infatti per 10 euro non potevo lasciarglielo lì!