07 agosto 2012

Objects in mirror are closer than they appear

Ovvero: come preparare un buon mate.

Da qualche giorno mi è presa la fissa del mate. Comprato il matero (ovvero la tazza in cui si beve il mate), la bombilla (caratteristica cannuccia con dei fori sul fondo per bere il mate senza ingerire i pezzetti di foglie) e ovviamente la yerba mate, ho cominciato a cercare in giro notizie su come berlo e prepararlo. In Argentina è come il nostro caffè, ma forse ancora più radicato.
Le persone si portano il thermos pieno di acqua calda e le foglie di mate per poterlo bere in giro, in compagnia, al parco o dove vogliono.

Non è come il the per gli inglesi, non penso che si portino in giro il thermos per berselo in qualsiasi dove.

E' una cosa che fa parte di loro.

E' cominciato da quando un'amica ha postato un link in cui spiegavano quali erano i vari tonici naturali, e sugli effetti che davano. Nella lista c'era anche la yerba mate, una cosa che io ho sempre snobbato perché già non amo il caffè e mi era sempre stata proposta come bevanda amarissima, peggio del caffè, troppo eccitante. In realtà no, contiene mateina, simile alla caffeina, ma gli effetti, almeno per me sono diversi.

Il fratello di Fry vive a Buenos Aires e ha adottato la yerba mate nella sua vita. Così ho deciso di farmi spiegare da lui il corretto metodo di preparazione di un buon mate.
Lo scambio di battute, in chat, è stato questo.
Lui: "Se conoscete qualcuno che vive in Argentina e può spiegarvi per bene come si fa un buon mate siete a cavallo"
Io: "bhe io avrei una specie di cognato che vive lì.."
Lui: "Ottimo, potete chiedere a lui"
Io: ".... ehm saresti tu!"

Su Skype mi ha spiegato per bene come si fa.
Innanzitutto bisogna curare il mate, ovvero il contenitore in cui si berrà il mate. Questo vale solo per i contenitori porosi, come quello dell'immagine sopra (che poi è il contenitore tradizionale).

Si deve riempirlo di erba mate e acqua e lasciarlo riposare 24h. Poi si svuota e si ripete, usando pure la stessa yerba mate e si fa per qualche giorno. Io l'ho fatto per due giorni ma molti consigliano una settimana.

Passato questo periodo si può cominciare a gustare il mate.
Si riempie per 3/4 circa del suo volume il matero, si tappa con la zampa, si gira e si scuote. Tipo shaker, tipo Shakira, come volete dirlo ma si scuote. Nel rigirarlo però si esegue un movimento lento, in modo che il mate si disponga in una geometrica discesa e lasci una zona "vuota" in cui andare a inserire la bombilla. Si versa in quel buco, proprio accanto alla bombilla, un po' di acqua tiepida, non calda in modo che la yerba mate cominci a rilasciare il suo aroma nell'acqua.
Poi si versa l'acqua calda.
Calda ma non bollente, diciamo sugli 80°. Come fare a capire quando l'acqua raggiunge la temperatura giusta? Non si può. Io aspetto di sentire un mezzo rumorino di acqua che non bolle ma staquasiper.
Si versa l'acqua e una lieve schiumetta vi farà capire che il mate è pronto e potete berlo tramite la bombilla.
E' amaro? Un po' ma mai come il caffè. Quando cerco di bere il caffè senza zucchero mi vengono i conati di vomito, la yerba mate sa di the senza zucchero, the un po' più amaro. Bevete fino a sentire il classico rumore di "mate finito" e riversate sopra acqua calda. Io la riempio per tre volte circa, alla fine la yerba mate assorbe così tanta acqua che non c'è molta bevanda.

L'effetto che fa è davvero rinvigorente. Sveglia senza dare batticuore, da' energia per riprendere la giornata. E' un toccasana in questo caldo periodo in cui non hai voglia nemmeno di alzarti dal letto. Lo bevo al mattino mentre cazzeggio al pc prima del lavoro e in pausa pranzo quando sono a casa.
Giudizio? Promosso. Mi piace di più del caffè. Il problema è reperire la yerba mate.
Il primo pacco l'ho acquistato online insieme a matero e bombilla. Ho trovato una bottega equa e solidale che ne vende ma è brasiliana e il fratello di Fry mi ha spiegato che il sapore è un po' diverso perché ci sono solo le foglie e non anche i piccioli come per quella argentina. Vi saprò dire.
Intanto spero di essermi spiegata per benino e buon mate a tutti.

Canzone del giorno: L'estaca Lluis Llach

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