21 luglio 2012

Non ci sei più

Ciao Guido,
stanotte ti ho sognato. Sono arrivata a scuola con C.B. te la ricordi? Dai, a me faceva morir dal ridere.
Comunque.
Sono a scuola perché cerco degli attrezzi per disegnare. Ai tempi della scuola c'erano due posti dove potevo acquistare questo tipo di articoli. Geotecnica (che ora non esiste più) e Artegrafica. Ma io nel sogno sono a scuola, come se esistesse un banchetto da qualche parte per poter comprare quello che mi serve. Sono lì ma C.B. non c'è più; c'è mia mamma. Cosa strana dato che mia mamma non è mai venuta a scuola, forse una o due volte a parlare con i professori.
Ma non era una di quelle cose che amava fare.
In ogni caso.

Sono lì che acquisto non so cosa. C'è un banco di legno scuro un po' tarlato. Anzi ora che ci penso tutta l'aula è di legno scuro. E ti vedo seduto lì, che ridi e scherzi con altri ragazzi.
Allora mi avvicino, rido e scherzo con te, ti parlo. Ti racconto della mia vita, le novità, è una vita che non ci si vede.
Poi mi rendo conto.
Che non sei più vivo.
Che non ci sei più.
Comincio a piangere. Gli altri ragazzi si girano a guardarmi. Mi inginocchio, chiudo gli occhi e poggio le mie mani sulle tue ginocchia, e a occhi chiusi ripeto che è tutto un sogno. Che non ci sei, non ci sei più. Che sei morto.
Apro gli occhi e sono da sola nell'aula di legno scuro, non ci sei davvero più. Non c'è più niente.

E questo sogno mi ha messo una tristezza così forte che stamani sono scoppiata in lacrime.

Nessun commento: