30 giugno 2012

Lo stallo

Fino a qui, tutto bene.
Mi sbizzarrisco a trovare dei lati positivi nel mio lavoro, del tipo che quando un giorno prenderemo un cane avrò tempo per portarlo a spasso. Del fatto che non ho contatti col pubblico. Di come i miei colleghi siano di buone chiacchiere.
Ma a volte un po' mi scoraggio.
E' come immaginare di essere su questo palcoscenico per una parte grandiosa e invece rimanere sempre dietro le quinte e comparire sul palco solo per fare il servo di scena. Ogni tanto mi riprende il trip di rimettermi a studiare, ma non biologia no.
Mi piace ma non fa per me.
Penso a psicologia.
Mi chiedo se avrò il tempo e la costanza per lavorare e studiare, e allora rinuncio per un attimo per poi tornarci dopo. Vivo in mezzo a laureati e spesso mi chiedo se il loro giudizio su di me si basa anche su quello, sul fatto che non parliamo allo stesso livello. E' un problema che non mi sono mai posta. Sono sempre stata in mezzo a persone molto intelligenti ma allo stesso tempo molto semplici, che anche se laureate non mi hanno mai fatto sentire da meno.
So dentro di me che una laurea o un percorso di studi più approfondito non mi rende migliore di quello che sono, né più intelligente. Ma tant'è.

Lasciando stare un attimo le mie piccole paranoie, al lavoro sono esplose importanti novità. Era un tranquillo mercoledì, si stava sereni. Non attendevamo chiamate dai nuovi clienti del nordest, non ci sarebbero state fino a venerdì, quand'ecco che arrivano. Ho diversi amici del nordest che non sono così, ma le statistiche parlano chiaro. Per quando riguarda almeno la nostra tipologia di clienti il 70% di loro è indispondente e spocchioso. Non ringraziano mai, ma pretendono.
Fino a situazioni devastanti come dimostra la telefonata che ha ricevuto il mio collega "Mi scusi, mi potrebbe passare la sua collega meridionale? Prima ho dovuto riattaccare perché è entrato un negro".
Sì ha detto proprio negro.
Io quando sento questa parola provo un ribrezzo devastante, mi viene la pelle d'oca e la nausea. E' come se mi avesse detto "Mi scusi ma è entrato un frocio".
Finora con clienti di tutto il resto d'Italia non mi era mai capitato e uno ci mette poco a tirare le somme. Ma è sbagliato anche quello, generalizzare.

Comunque arrivano le prime chiamate del nordest e non siamo preparati. Come si gestiscono? Le tempistiche per le spedizioni? Si assistono a scene di panico collettivo. Telefoni che squillano all'impazzata, responsabili che corrono qua e là, gente che corre dall'altra parte della sala a chiedere aiuto.

Io ho fatto un paio di cazzate gravi ma non me preoccupo più di tanto.
Ieri ho fatto la visita medica. Il medico mi ha fatto alcune domande sulle malattie in famiglia. Io l'ho avvertito che sarebbe stata lunga.
Poi ha chiesto delle mie. Io l'ho avvertito che sarebbe stata ancora più lunga.
Ha fatto gareggiare i miei occhi ma ha vinto il destro. Il sinistro è sempre stato più tontino.

Ci sono novità sulla macchina. Alla fine la scelta della macchina era stata fatta. Fry era andato a vederla, gli era piaciuta, l'aveva provata, era tutto a posto. Poi ha voluto chiedere la visura al PRA. Per me era una cosa eccessiva, ma gli ho detto che se lo faceva stare più tranquillo non era un problema.
Si è scoperto, chiamando il vecchio proprietario (un'azienda) che la macchina in questione ha quasi il doppio dei km dichiarati. Immaginate lo sconforto.
Ora siam punto e da capo.
A volte ti sembra di girare in tondo e non arrivare mai a niente. Le giornate passano tutte uguali, l'aria è ferma, ti senti come se le tue gambe non si muovessero mentre il mondo ruota attorno così velocemente.
Troppo velocemente.

Canzone del giorno: Veloce Il Grande Omi


p.s. ho seri problemi con la lettera P della tastiera. erdonatemi se manca da qualche arte.

Nessun commento: