30 gennaio 2012

Il mio narcisismo imperfetto

Mi avevate promesso che sorridendo avrei avuto il mondo ai miei piedi, che essere coraggiosa era la cosa migliore, che l'amore non esiste, che avrei fatto meglio a scegliermi un marito ricco che mi avesse fatto fare la vita da "signora", e che, quindi, nessuno era abbastanza per me. Ricordo ancora le esatte parole "Non fare come me, sposati un ricco dottore...".
Mi avrebbero anche detto di essere intelligente, di avere un futuro. Mi avevano umiliata, derisa quando piangevo. Eppure so che nessuna di queste cose è stata fatta con cattiveria.
E allora perché? Perché non riesco a scrollarmi di dosso queste parole? Perché sulle mie spalle grava la responsabilità di essere sempre perfetta, impeccabile?
Perché stare male se l'imperfezione è la norma e la perfezione non esiste?

3 commenti:

Zion ha detto...

siamo i più severi (e peggiori) giudici di noi stesse. Ogni tanto mandati a cagare, e divertiti di più. Te lo meriti, pasticcino! ;-*

Carla ha detto...

grazie :*

Marlene ha detto...

ancora mi strazio quando nonostante cerchi di comportarmi sempre in maniera impeccabile (come scrivi tu) ricevo solo cattiveria...mi piacerebbe riuscire a fare come suggerisce Zion...chissà, forse se ce lo dicono e ce lo ripetono un giorno riusciremo. nel frattempo trasciniamo il fardello della anelata perfezione soffrendo tanto e criticandoci ancora di più.