18 novembre 2011

Rumori del mattino

Ognuno di noi ha dei rumori che gli ricordano il mattino, l'ora della sveglia. C'è chi viene svegliato dal cinguettio degli uccelli, chi dal treno delle 7.35 che passa proprio sotto casa, chi dal rumore del traffico, chi dall'ascensore che viene chiamato al piano.
Anche io ho dei miei rumori: la caldaia che si accende, l'ascensore che parte. E Maya che gioca con qualsiasi cosa trova in giro. Tovaglioli, pezzi i carta, bicchierini di plastica. Ogni cosa.

Mercoledì mattina invece nessun rumore mi ha svegliata. Ho spento la sveglia, impostata sulla vibrazione, dopo averla fatta suonare altre due volte e averla rimandata con la funzione snooze. Chiudo un attimo gli occhi e altre vibrazioni (non il gruppo) mi svegliano. In automatico ho il piano dati che si attiva alle 6.30 del mattino e quindi incominciavano ad arrivarmi le notifiche sul telefono.
Peccato che io devo uscire di casa alle 6.35 per evitare di perdere il bus, che ha la ottima frequenza di 1 bus all'ora per andare a Castelfranco Emilia.

Come risolvere il dilemma? Mi sono vestita di fretta - ero rimasta con il mascara dal giorno prima (lo so, lo so, non di fa) per cui con un pezzettino di carta igienica mi sono sfregata via le sbavature del mascara - e senza nè prendere il caffé, nè fare pipì, nè lavarmi la faccia o i denti sono uscita, appena in tempo.
Mi sono sentita un grosso schifo tutto il giorno, quel luridume psicologico che avresti bisogno di una doccia di tre ore. Inoltre ho beccato un cliente che mi ha urlato in faccia e mi ha trattata malissimo, tanto che il mio responsabile si è alzato per venirmi incontro e dargli una calmata.
E io? Non mi stavo mettendo a piangere una volte che lui è uscito dall'ufficio?
La verità è che avrei voluto scazzottarlo per bene, ma non potevo, non era il caso, così non si fa, detesto la violenza e altre mille svariate convinzioni che, volente o nolente, mi sono penetrate nel cervello.
Se non si era intuito è stata una settimana dura, a volte il mio lavoro è davvero simpatico, a volte è stressante. Più spesso mi dico che non so fare nient'altro, e sempre più spesso invece vorrei dirmi che questa è una distorsione della realtà, perché, come ho scritto nel precedente post, ho le potenzialità per fare qualsiasi cosa.

Non so se lo avevo già scritto ma sto leggendo questo libro. Fry ne ha, secondo me, un grosso rifiuto. Ogni volta che gli descrivo, entusiasta, le scoperte riguardo ciò che sono, storce il naso. E io provo quindi resistenza a parlargliene. Anche perché non mi sto autoanalizzando, sarebbe da pazzi. Sto solo scoprendo il perché di alcuni miei atteggiamenti, il perché anche di tanti pregiudizi e azioni. So benissimo che per lavorare in profondità ci vorrebbe uno psicoterapeuta.
Ho invece come l'impressione che secondo lui io stia cercando soluzioni semplici a problemi complessi.
Non ho nessuna voglia di autoanalizzarmi, e non penso che porterebbe da nessuna parte. Voglio solo rischiarare la strada per sapere, una volta in terapia, dove andare.
Per quel che riguarda Bologna, sappiate che il clima di Bologna è purtroppo il peggiore che io abbia mai incontrato. Non è ancora pieno inverno ma fa freddissimo, e d'estate si sviene dal caldo. Non c'è verso di trovarsi bene, il freddo penetra da sotto i vestiti e l'umidità fa scricchiolare le ossa.
Ebbene sì. Pensavo che facesse più freddo a Torino.
E invece.

8 commenti:

rompina ha detto...

da un po' di tempo il mio Mac fa a botte col tuo blog e ogni volta che tento di lasciare un commento...lo fagocita... '-.- (questo e' il terzo tentativo, n.d.r.)

anni fa tentai di leggere questo stesso libro...all'epoca andare cosi' tanto in profondita' mi fece davvero troppo male e decisi di proteggermi, lasciandolo in sospeso per un tempo piu' "maturo". ora forse potrei riprenderlo, se solo riesco a ricordare dove l'ho seppellito... ;)

Carla ha detto...

Sai a me che libro fece lo stesso effetto? "La mia voce ti accompagnerà" di E. Erickson... Mi faceva venire ansia, l'ho dovuto lasciare. Forse è ora di riprenderlo. Hai qualche testo dello stesso genere da consigliarmi?

rompina ha detto...

piu' che di Erickson, che e' specificamente sull'ipnosi e percio' interessa piu' gli psicoterapeuti, ti consiglierei di continuare sulla linea della PNL (so che hai gia' letto qualcosa, ma non ricordo cosa...), oppure di continuare con l'AT leggendo "a che gioco giochiamo" di Eric Berne. Altro libro che mi e' piaciuto molto e' "istruzioni per rendersi infelici" di Paul Watzlawick.
Se anche tu hai consigli sono qui con le orecchie aperte! :)

Laura

Carla ha detto...

Infatti "A che gioco giochiamo" è nella mia lista desideri di anobii. Nonché altri testi di Analisi Transazionale. Della PNL ho letto diversi libri e ancora tanti altri sono a Torino, ho tantissimi libri e li ho lasciati tutti su, spero di poterli portare qui presto. Erickson in effetti è abbastanza *pesante* ma mi interesserebbe comunque leggerlo. Se hai qualche consiglio oltre il libro di Berne sarò ben contenta di seguirlo. Questo libro sull'Analisi Transazionale è incredibile.

Metamorfosi ha detto...

ciao carla, non conosco il libro ma sembra interessante.
Il fatto di volersi conoscere meglio è da rispettare ed ammirare, senza dubbio!
Carl Jung non era un disegnatore, ma si dilettava a disegnare mantra e vasi. Un vaso simboleggia te stesso, e a seconda di come lo disegni/colori puoi capire da sola tante cose.
Hai mai provato a ricordarti i sogni e, una volta calmata, ad analizzarli? io non lo faccio piu' spesso per mancanza di tempo, ma quando faccio un sogno nitido e preciso, mi accorgo che se lo scrivo, piano piano nell'arco della giornata mi arriva la spiegazione da sola. Insomma è come dire: Ok inconscio ti ascolto, dimmi tutto :)

Carla ha detto...

I sogni, la mia passione. E' tanto che non li ricordo ma i miei sogni sono sempre stati ricchi di simboli, a volte spaventosamente inquietanti, soprattutto in periodi della mia vita non proprio belli. I sogni sono sempre stati molto importanti per me, in parte perché la mia famiglia ha tradizioni particolari sui sogni e gli si presta molta attenzione. In parte per la mia passione per la psicologia nata dopo aver acquistato, a 12 anni, "L'interpretazione dei sogni" di Freud. Disegnerò il mio vaso :)

Metamorfosi ha detto...

:D cavolo 12 anni, io ne avevo 15 e l'ho rubato quel libro.No, non da una libreria ma da una casa vacanze, qualcuno lo ha lasciato li per chi sarebbe arrivato dopo, mi dico adesso.L'interpretazione dei sogni è comunque un gran libro.
Se disegni il tuo vaso postalo, sono curiosa di vederlo. E non preoccuparti non è per analizzarlo, non ne sarei neanche in grado.

Ho notato come a volte nei sogni ci sia Sincronicità : sogni una persona che non vedi da tanto, e poi la incontri/un'altra persona ti dice di averla vista/vieni a sapere di quella persona...le energie umane sono infinite :)

Carla ha detto...

Guarda, appena riesco lo metto. Ho già l'idea di come disegnarlo quindi posso descrivertelo. Ma magari è meglio disegnarlo... :)

E' proprio vero: le energie umane sono infinite...