05 luglio 2011

Spero e non spiro

In questi giorni sono un po' di corsa, dovrei far firmare al mio tutor il foglio delle presenze di giugno entro oggi (mi aveva assicurato che ieri sarebbe stato a Bologna ma non c'era), oggi pomeriggio passerà di qui e io in questo mese non ho fatto nulla. La responsabilità personale c'è, ma posso anche discolparmi dicendo che, in ogni caso, nessuno ma proprio nessuno mi ha seguita. Sono stata piazzata anche distante dai miei colleghi, in una zona isolata dell'open space e se questo non basta, in questi due mesi ho visto il mio tutor (con oggi pomeriggio) solo tre volte.
Le direttive mi sono state date a voce, su un linguaggio di programmazione nuovo, con un lavoro non troppo semplice.
Ok la pianto di giustificarmi, ammetto di avere fatto qualche tentativo e poi aver lasciato tutto così, dopo qualche disastrosa prova.
Se non altro ieri sera mi arriva una chiamata che ha risollevato l'intera settimana e l'intero mese. Mi chiamano per un colloquio, ma un colloquio vero stavolta. Non dico niente per scaramanzia ma posso pensare che sia un lavoro tipo quello che facevo a Firenze. Quindi qualcosa che più o meno so fare. Mi hanno richiamata tre volte per spostare l'appuntamento nell'arco di cinque minuti e il lavoro sarebbe fuori Bologna (una quarantina di minutini di bus - tanto a Torino li fai sempre e comunque quaranta minuti di bus, per andare in ogni dove) ma li faccio volentieri. Inoltre se decidono di prendermi, il contratto sarebbe fino a fine anno. Per me è stato un vero spiraglio di luce. Era uno dei curriculum mandato così a caso alle società che gestiscono l'acqua a Bologna e nei dintorni.
E il colloquio sarebbe venerdì, a Modena. Al telefono mi sono sembrati molto interessanti e io non posso che esserne felice. Per me l'indipendenza economica vuol dire tanto e anche se finora sono riuscita a tirare avanti con i soldini che abbiamo diviso a metà io e Roccio dopo la separazione, prima o poi sarebbero finiti e io mi sarei trovata allora davvero nei guai.
Incrociate quindi le dita per me che io spero tanto in questa cosa.

Stamani sono entrata in ufficio e ho trovato popò di uccello sulla scrivania. Sembra che ieri pomeriggio abbia fatto capolino in ufficio una rondine che poi è rimasta qui. Scagazzando un po' in ogni dove. L'abbiamo cercata ma nulla, probabilmente è uscita appena abbiamo aperto le finestre e non ce ne siamo accorti.

Domenica alla grigliata è successa una cosa buffa, mi sono scordata di scriverla.
A un certo punto BadGuy annuncia, rivolgendosi a Fry "Ah ma ho scoperto che tu sei sia Fry che I."
Io dico "Sìsì nel blog a volte lo chiamo Fry, a volte I."
Poi mi sorge un dubbio e gli dico "Ma guarda che I. è il suo vero nome"
"Davvero? Ah io credevo fosse una specie di nickname!"
Il bello è che se chiamo Fry in mezzo alla folla posso esser certa che si giri lui e solo lui. Il suo nome è più che un nome: è un'impronta digitale. Unico.

Canzone del giorno: Confessione Biglietto per l'Inferno

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