08 giugno 2011

Primo giorno

Ieri ho messo una password assurda al mio account facebook e mi sono mandata la famosa mail postdatata a un mese. Non ho calcolato che forse anche su facebook esiste la possibilità di recuperare la password se per caso l'hai dimenticata. Ma farò finta di non saperlo.

Anche se il blog è già parzialmente chiuso ribadisco che non ho voluto escludere nessuno. Vorrei, anzi, che i miei cari amici si facessero sentire ogni tanto per chiedermi come va. So che è più faticoso che leggere un blog ma qua non c'è scritto tutto, anzi. Per cui questa è la scelta di oggi, di domani, di chissàperquantotempo.

In questi giorni di diluvio universale mi è esploso il raffreddore. Il mio raffreddore ultimamente prende pieghe strane. Il mio corpo resiste fino all'ultimo all'attacco virulento con leggeri bruciori di gola. E di solito la pianta così, se agisco immediatamente con la propoli. Purtroppo non avevo propoli a Torino e quindi ho lasciato correre e ora sono disastrata. Il mio naso pare un tubo di scarico rotto e respiro come l'assassino di venerdì 13. Mi chiedo se Fry riesca a dormire.
Lui dice che stanotte ha dormito come un sasso, io invece un po' meno. Maya grattava dietro la porta per entrare, la mia gola bruciava, gli occhi mi lacrimavano e... l'ho già detto che detesto il raffreddore?

Birba, la mia bassottina, sono due giorni che non cammina. Non si sposta e non zampetta. Sono un po' preoccupata ma almeno mi rassicura il fatto che non è lo stesso problema alla schiena che Poldo aveva avuto qualche anno fa. Quindi non trascina le zampette ma semplicemente non si muove. Il veterinario dell'ospedale per bestioline in cui è andata mia mamma le ha consigliato di tenerla a riposo per due settimane. A me sembra troppo. Infatti ho chiesto a mia mamma di chiamare il *nostro* veterinario e chiedere un parere a lui. Mi fido così tanto di quel veterinario che se potessi mi farei visitare io stessa.
Ha il fare rassicurante che ci vuole per una persona ansiosa come me.
Ecco, già che ci siamo. Dovesse mai capitarvi di avere a che fare con una persona ansiosa non (e dico non) sminuite mai le sue preoccupazioni, ma prendetela per mano e stringetela forte. Che a nessuno piace sentirsi dire che le proprie preoccupazioni non sono reali. Qualsiasi preoccupazione non reale però può svanire con un bell'abbraccio.
Detto questo, vi lascio con un filmato che mi ha agghiacciato.

Gioventù bruciata... ma come si fa?


Canzone del giorno: Edera Max Gazzè

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