22 giugno 2011

Per le bestiole

Sto diventando cattiva e assolutamente non empatica verso il prossimo.
Oggi i miei colleghi si sono lamentati (ah tra poco ho un altro colloquio che mi pare essere come i precedenti due, stavolta sarò più brava a fare domande stringenti per ottenere informazioni più dettagliate) del caldo. E' vero che in ufficio l'aria condizionata non funziona ma siamo fortunati ad avere mille arie, e aprendo le finestre si ha una corrente tale che non dico che faccia fresco (oddio al mattino fa fresco, al pomeriggio no) però la temperatura è sicuramente inferiore all'esterno. Insomma la prima cosa che ho pensato quando hanno cominciato a lamentarsi, cosa che si ripete ogni pomeriggio intorno alle 14-14.30, è stata "certo se dimagriste un pochetto...".
La cattiveria del mio commento è stata spazzata via in un attimo dal mio cervello che ha cercato mille giustificazioni a quella frase, delle quali la prima era "non sopporto le persone che si lamentano quando possono cambiare la loro situazione".
Questa è una cosa vera in parte, mi trovo anch'io spesso a lamentarmi di situazioni che non mi piacciono, oppure al contrario scappo alla prima difficoltà per cambiare immediatamente una situazione di cui potrei lamentarmi. C'è però da dire che ammiro le persone che cambiano la propria vita e le proprie, radicate, abitudini.
Prendo come esempio la mia mamma, che adora mangiare, cucinare, fare torte e mangiarle.
Ha procrastinato parecchio ma da quando è riuscita a forzarsi e andare dalla dietologa ha perso 11 kg. Ovvio, si lamenta del fatto di non poter mangiare ciò che vuole ma alla fin fine i benefici sono talmente grandi che in questo caso il lamentarsi va anche bene.
Il libro che sto leggendo, Intelligenza Emotiva di Goleman è illuminante in questo senso. Già nei primissimi anni di vita certi atteggiamenti possono influire per tutto il resto della nostra vita, come ad esempio il volere quanto più possibile e subito o il saper attendere (quindi riuscire a porsi degli obiettivi, stabilire delle tappe per raggiungerli, ecc ecc). Io purtroppo appartengo alla prima categoria.
Se dovessi essere a dieta sarebbe la mia rovina, non ci riuscirei mai. Potrei solo a minuscole tappe.
Ringrazio di essere, tutto sommato, abbastanza magra. Nonostante la genetica.
Detto questo, che sono finita anche un po' OT, mi sto informando sui vari morph della Pantherophis guttatus (ex Elaphe guttata). Sto mandando all'aria un monte di idee che avevo su chi alleva serpenti, per esempio la crudeltà e la mancanza di sensibilità nel dare topolini da mangiare ai serpenti, giusto perché queste bestiole mi piacciono. Posso essere più incoerente?
Per ora mi informo, che male non fa. Ma in verità con Fry pensavamo di prendere una Phelsuma madagascariensis (meglio però una Phelsuma lineata - per le dimensioni più piccole e quindi il terrario più piccolo e per la docilità maggiore di questi gechi). Ripensando al periodo in cui avevo i camaleonti e gli insetti stecco e le piante carnivore, mi viene in mente che c'è un ramo in cui mi piacerebbe lavorare ma per il quale non sono qualificata. Che è quello delle bestiole. Ora me la studio un attimo e penso: cosa potrei fare per lavorare in mezzo alle bestiole e non avere bisogno di una laurea che ora è tardi per prenderla e comunque per come sono fatta è praticamente impossibile arrivarci?

Canzone del giorno: L'Odore Subsonica

3 commenti:

Zion ha detto...

non ne ho idea. commessa in un negozio di animali esotici? manda cv!!! Anzi vai di perdsona, che posti del genere probabilmente sono piccoli ed è meglio il contatto diretto, faccia a faccia.

rompina ha detto...

quoto l'idea del negozio di animali...e' un settore in forte crescita, secondo me non e' una cattiva idea!!!

Carla ha detto...

Venerdì ho un giorno libero, mi stampo un po' di curricula e mi giro i negozi di animaletti :)