26 settembre 2010

25 settembre 2010

Caffè napoletano e Tarocchi marsigliesi, piemontesi e fiorentini

Mentre mi preparo un caffè con la macchinetta napoletana, mi godo le cartine arrivate stamani.









Ora, non si vede bene, ma le minchiate fiorentine sono un mazzo numerato e il nostro mazzo è il 325/2000. Sono tutte molto bellina e non vedo l'ora di usarle!


Ieri sera abbiamo festeggiato il compleanno di Francesca! Pizza al Giuggiolo (purtroppo Roccio non è rimasto aveva le prove). E' stata una serata molto carina, Francesca è stata molto contenta dei regali, un abbonamento al national geographic e due smartbox "insolito fuoriporta". Oltre al bigliettino del Cinfa mirabilmente decorato con una.. bhe. un pisello gigante.
Ecco le foto della serata!




Canzone del giorno: Fast Death/Slow Death Sofisticator

22 settembre 2010

In arrivo! Minchiate fiorentine, Tarocchi di Jodorowsky, e Tarocchi piemontesi

Canzone del giorno: This Is The Life Amy Macdonald

20 settembre 2010

Tecniche e Tarocchi

La nuova tecnica per le pastiglie fa schifo: ogni mattina sono sempre stanca perché un conto è posticipare la sveglia in fase REM, un conto è sedersi sul letto, aprire le scatoline, prendere la bottiglietta d'acqua, cercare di ingollare pasticchino (eutirox) e pasticcone (tamoxifene) facendo bene attenzione che nulla rimanga incastrato in gola. Poi in genere una volta seduta sul letto mi scappa fortissimo la pipì: allora che faccio? Mi rimetto a letto che tanto rimango a contorcermi? No, mi alzo e vado in bagno. Risultato: già prima delle 7 sono sveglia e in coma.

Lunedì bestiale stamane: una signora al telefono continuava a dire "La 'un mi convince" qualsiasi cosa le spiegassi. Però, risolvendo un piccolo problema, ho ricevuto una mail dalla responsabile la quale ha affermato che "sono un mito". Questo compensa largamente l'essere pignola di qualche giorno fa.

Comprerò (anzi mi farò regalare da Roccio, perché non si comprano) un mazzo di Tarocchi. Il gioco dei Tarocchi è molto antico e non si riesce a risalire alla sua origine. Col tempo, poi, tutti hanno rivendicato la paternità del Tarocchi: ebrei, egiziani, cinesi (sono uscite carte molto belle: egiziane, delle fate, delle streghe ma tutte assolutamente finte). I Tarocchi sono un pout pourri di tutto questo. Jodorowsky, fumettista appassionato di Tarocchi, ha sempre utilizzato i Tarocchi di Paul Marteau, considerati quelli classici (di Marsiglia, come il sapone). In realtà, trovando un antico mazzo di carte dipinte a mano, Jodorowsky ha scoperto che anche i Tarocchi di Paul Marteau sono dei... tarocchi. O meglio, sono quelli che più si avvicinano ai "veri" Tarocchi, per lo meno le figure sono pressoché identiche, ma alcuni colori e alcuni dettagli cambiano. Ed essendo carte interpretative in cui la simbologia, anche dei colori, è importantissima, si può immaginare come il rosso, nelle scarpe dell'Imperatore che fino ad oggi venivano dipinte di bianco, cambi totalmente il senso. Non è infatti il rosso, colore più passionale che spinge l'immaginazione verso una probabile conquista, mentre il bianco fa pensare a qualcosa di più puro e retto? Così, visto che il mio mazzo di Tarocchi è andato perduto (preso da mia sorella? sistemato da mia mamma? portato qui e nascosto da qualche parte?) ho deciso che il mio prossimo mazzo di Tarocchi sarà quello ridisegnato in toto da Jodorowsky.
Premetto, non considero più i Tarocchi o l'I Ching come un'arte divinatoria. Quando ero piccola leggevo spesso carte, fondi del caffè, mani, I Ching nella speranza di trovare la risposta a una domanda spesso inesistente (oddio facevo anche sedute spiritiche e disegnavo amuleti su pergamena).
Ora ho capito che i Tarocchi e l'I Ching sono un "gioco", così vengono definiti almeno i Tarocchi, ma soprattutto sono interpretativi. Non dicono mai cose chiare ma ti aiutano a scoprire dove sei e dove stai andando. Se il Carro è accanto alla Morte, io posso dire che si verificherà un evento che porterà sicuramente dei grandi cambiamenti o che la persona in questione farà una scelta che porterà a un grande cambiamento. Io non posso sapere (come non lo sanno le carte) che tipo di cambiamento sarà: ma la persona che mi interroga sicuramente sì. Chi non si trova mai di fronte a una scelta? Se la persona in questione sta da tempo aspettando che qualcuno glielo ricordi eccole lì. Nessuna magia dunque, mera psicologia. L'I Ching è ancora più spettacolare. Non è visivo, perché quelle linee e quei tratteggi non ti possono dire nulla, quindi o vai di manuale (come me) oppure impari a memoria gli 8 trigrammi possibili da combinare in esagrammi e poi interpreti. Il risultato sarà qualche verso assolutamente senza senso tipo "La calma si trova nell'acqua, può essere utile attraversare un grande fiume".
Oppure "Distruzione: cercate di non muovervi". Nulla di quello che ricaverete dall'I Ching avrà un senso compiuto ma, una volta avvenuto il fatto, io ho sempre esclamato "Ecco, lo sapevo, l'I Ching me lo aveva detto". La verità è che nulla di ciò che aveva predetto era stato minimamente comprensibile per me prima che l'evento accadesse. Dopo in effetti è facile dire "me lo aveva detto". Se mi dice di non muovermi e io non capisco a che si riferisce, non appena compio un passo falso e faccio la cazzata ecco che lo strumento divinatorio dell'I Ching arriva: totalmente inutile. Tuttavia mi diverte farlo, perché a volte qualche frase può illuminare e magari farti riflettere. E' come quando una persona ti racconta una storia, una fiaba, con una morale. E non tutta la morale è applicabile a te, ma c'è una frase, una piccolissima frase che ti fa riflettere e che magari ti aiuta a capire delle cose.
Esempio: se la mia collega mi racconta che deve svasare delle piante perché le radici sono troppo grandi ed escono dal vaso, io posso pensare che è ora di portare i problemi fuori dalla mia testa prima di esplodere.
Tutto questo per dire che se qualcuno è convinto che i Tarocchi possano predire il futuro, molto probabilmente si sbaglia. E forse spenderebbe meno ad andare da uno psicanalista.
Ah, un'altra cosa buffa. Una volta ci sono stata da una psicoterapeuta, era molto brava ma sono stata da lei solo un paio di volte. Mi piaceva il suo modo non freudiano di trattare con la gente. E sapete che mi disse? Che ero molto giovane, ed era normale che volessi tenermi molte porte aperte, ma una volta presa una decisione la strada sarebbe stata tutta in discesa. Perché quando hai deciso cosa fare è tutto più semplice. Fu la stessa cosa che mi disse, pochi anni prima, un ragazzo leggendomi i Tarocchi. Disse che avevo molte scelte a disposizione e qualunque strada avessi scelto, mi sarebbe andata bene.
E avevano ragione entrambi.

Canzone del giorno: Paparazzi Lady GaGa

Qui qualcosa in più sui Tarocchi che pare siano italiani (?).

13 settembre 2010

Vi odio tutti

Ho tanto sonno, e il tempo non aiuta. Stamane ho dimenticato di prendere le pastiglie, mi toccherà aspettare domani, non ha senso prenderle ora. E comunque non le ho con me.
E comunque anche ad andarle a prendere sarebbe tardi. In ogni caso ho scoperto di averle sempre prese male, ovvero andrebbero prese sempre alla stessa ora. Io le prendo quando mi alzo. Che non è sempre alla stessa ora. E mezz'ora prima della colazione. Io quando faccio colazione le prendo addirittura col latte della colazione. Quindi peggio che mai.
Riordinare le idee:
domani nuova tecnica di presa pastiglie. Le terrò sul comodino e appena suona la sveglia le piglio.
Dopodomani la tecnica fallirà perché a occhi chiusi spegnerò la sveglia senza accorgermene. Tecnica fallimentare.
Voglio una maglietta con su scritto "Vi odio tutti", oggi l'avrei indossata.

Canzone del giorno: Fuck You Archive

11 settembre 2010

Hic et nunc

Sono andata a rileggermi il post sull'intervento al seno. Ho fatto bene a scriverlo: ci sono delle cose che non ricordavo. Più che altro ero curiosa di sapere quando ho preso la mia prima pastiglia di tamoxifene. 24 marzo 2009. Questo se il senologo dovesse interrogarmi.
Quante paure, quanti dubbi ho avuto, ed è già passato un anno e mezzo. Non capita mai di voler fermare il tempo in un istante speciale, come si fa con le fotografie? Fermi quell'istante e la tua vita diventa quel momento lì. Senza nessun luogo, nessun passato e nessun presente, ma qui e ora.

Tettografia

Ieri ho fatto la mia seconda tettografia fiorentina. Se vi dovesse capitare, vi consiglio di recarvi al cspo (se non ricordo male) di viale Amendola. Sono carini e gentili. Poco dopo essere arrivata sono stata chiamata. La mammografia è un esame strano perché se fatta bene è molto noiosa. E' come mettere il seno in una pressa. Poi devi stare ferma e "rilassata", ti dicono. Ma come fai a stare rilassata?
Una volta eseguito l'esame mi hanno chiesto di attendere i risultati ma, dopo un po', sono stata richiamata per fare un'ecografia al seno. Stavo svenendo.
In genere un secondo esame indica che qualcosa non va.
Ma niente di cui preoccuparsi: sono molto giovane e vogliono controllarmi per bene. Così il senologo/radiologo/ecografo mi guarda il seno, lo tasta, mi dice "che peccato è rimasto il segno blu" - per chi non ricordasse, mi hanno iniettato due dosi di carbone vegetale ed è probabile che questa macchia blu, simile a un piccolo livido, mi accompagni per la vita insieme alla cicatrice - mi chiede cosa mi è successo, come mai operata così giovane, e per la prima volta qui trovo un medico interessato a me come persona e non solo al mio caso clinico. Ed è stato così gentile da suggerirmi il nome di un senologo secondo lui molto bravo (da cui credo proprio di andare).
Scopro, da lui, che il tamoxifene che sto prendendo forse non serve a un granché, o meglio stanno ancora cercando di capirci qualcosa, e che per il mio tumore in situ non serve davvero. Per cui sono ancora più ansiosa di andare da questo senologo, magari mi dice che posso interrompere questa pastiglia terribile che mi da' un sacco di effetti collaterali - pianto facile, caldane, mestruazioni come gli pare, gonfiaggio a palla se non sto attenta ai minimi dettagli a ciò che mangio - e che mi causa continui viaggi dalla mia dottora per le ricette.
Alla fine dell'ecografia mi consegnano un cd (un cd? penso) con i risultati degli esami. Non male, davvero. Nulla di stampato, tanto a che serve?
Il risultato è ok, tutto a posto anche stavolta. Alla prossima. Speriamo tardi.

Canzone del giorno: South of Heaven Slayer

08 settembre 2010

Pignola? Io?

Oggi ricevo la mail da un collega su cui c'è scritto che "A causa della nota pignoleria di Carla.." ecc ecc. Vorrei specificarlo, non sono pignola.
Vi prego, non sono pignola. Sigh, ora non ci dormo. Non sono nemmeno precisa.
Una nostra amica mi dice che io sono sempre organizzatissima. Ma non è vero. Lo giuro. Sono casinista abbestia. Faccio le cose ma poi non so come portarle avanti. Mando delle email che non riesco a seguire. Segno tutte le cose che devo fare su un calendario che non guardo mai, o su fogli sparsi che poi perdo. La mia organizzazione è solo apparente, la mia pignoleria è un castello di carta.
Io sono come un cestello di pezzi Lego tutti diversi che non possono incastrarsi. Sono un puzzle umano!

Canzone del giorno: Cattiva Samuele Bersani

06 settembre 2010

Ho sistemato le ultime piante carnivore comprate a Torino. Sono belle, e danno un sacco di soddisfazioni. Soprattutto la flava cuprea, è diventata un cespuglio di trappole mortali.
Vorrei essere una pianta carnivora.

Un weekend...
da pauraaaaaaa

Un sabato tranquillo, fu quello della scorsa settimana. O almeno sembrava.
Partenza di mattina per Santa Maria Novella a recuperare il batterista e poi via, in quel di (non mi ricordo.. vedi a lasciare passare più di una settimana prima di scrivere sul blog?), a recuperare chitarrista Popi, cantante Eddie, un altro tizio di cui non ricordo il nome, e Ozzy lo special guest della giornata.
Beccàti loro, via a Pisa, a recuperare Thunderthrash, una giovincella in nero.
Si parte.
Dobbiamo andare a San Casciano di Moriano: in realtà noi seguiamo la macchina del Popi, che non sembra facile arrivare al birrificio Bruton.
Appena siamo arrivati ci facciamo timbrare la manina: chi presentandosi come componente del gruppo, chi come special guest, e io ho chiesto solo "Non mi timbri?".
Una volta dentro troviamo i Deadcock (è proprio questo il nome del gruppo) intento a sistemarsi e qualche altro metallaro vagante. Noi arriviamo col nostro immancabile Whisky e il Cynar, e le birre. Eccetera eccetera.
I deadcock fanno ill loro soundcheck, quando tocca ai nostri Sofisticator, il tecnico (ma era un tecnico? o uno che passava di lì per caso?) decide che è tardi ed è meglio che comincino a suonare subito. Intanto sono arrivati tutti: Melania e Giorgio, Stephen e Francesca e Marco e Giada. Si può cominciare dunque.
Diciamo che il fatto che il Popi fosse tornato a casa alle 6 del mattino e Roccio fosse un po' brillo, e il batterista fosse stanco, e il cantante non ricordasse le canzoni e il bassista avesse il volume un po' alto si è fatto sentire. Ma alla fine hanno spaccato. Tutto dimostrato dalle foto che ora metterò.
Alla fine ho dimenticato un bel po' di roba: ricordo che roccio è stato rotolato su un plaid, che forse ho vomitato, che poi mi sono messa in macchina in coma e che sentivo le voci della gente fuori dalla macchina come se fossero dentro di me e lontanissimi.
That's it.


Il giorno dopo, non contenti, partiamo per una bella grigliata al lago bellavalle.
14 amici, tre chitarre, due bisteccone fiorentine, una rosticciana, molte salsicce, pollo da fare alla griglia e tanta birra. Si parte.

Gli uomini ai fornelli, le donne a chiacchierare, qualcuno suona, si gioca a frisbee, a pallone, ci si sdraia sul plaid, mi sembra di essere tornata ai 15 anni, quando si facevano due cazzate e ci si divertiva così, si era felici, in fondo basta poco per esserlo, pensavo mentre, purtroppo, una processionaria cascata da chissà dove, pizzicava il ginocchio di Giorgio. Io e Roccio ancora un po' storditi ma la carne tampona l'acidità e ci riprendiamo subito e così si cantano le canzoni da pullmino in gita, quelle che odiavi e che continui a odiare ma sono le uniche che tutti conoscono e quindi chissenefrega. Un coniglio corre nel prato inseguito da decine di bimbi, povero coniglietto è terrorizzato. Emiliano dopo aver finito di mangiare si sdraia sul plaid e muore lì in coma mentre Cosimo cerca di svegliarlo a pallonate. Roccio gioca a carte mentre io cerco di non fare la mia solita pessima figura a pallavolo anche perché se no Mr. Badguy viene a ripigliarmi di forza.
Ma perché a nessuno piace giocare a frisbee? E' un gioco paritario, nessuno sa lanciare il frisbee, è risaputo, quindi siamo tutti cani, qundi ci si può prendere per il culo per benino senza che nessuno si offenda.
Bella, bella giornata, pance piene e visi sorridenti. E' come il mondo del mulino bianco, quello buono buono che vorresti.
Ed ecco, anche qui, le foto.

Se ho fatto qualche errore scusatemi, ho scritto di fretta e anche stasera ho un monte di cose da fare.
Ma c'è sempre tempo per la canzone del giorno: Kielbasa Tenacious D
e.... Empty Tankard Tankard e... Sofisticator Sofisticator

p.s. il titolo del post è una citazione (coltissima) del pezzo che i mitici Sofisticator hanno suonato con alla voce il caro Ozzy, il cui ritornello faceva pressappoco così: Thrash and Clean, da pauraaa!