23 dicembre 2010

Che le lumache si siano accoppiate? Bha. Erano stranamente avvinghiate stamane.
Vi racconto un sogno che ho fatto l'altra notte. Ah, per chi fosse interessato, ho ripreso a dormire, anche se di notte mi sveglio madida di sudore. E non credo sia il caldo del piumone perché poi riprendo a dormire e non mi capita, e al mattino non mi sveglio in quelle condizioni. Boh? Dovrò dirlo alla dottoressa visti i miei trascorsi clinici e dato che la copiosa sudorazione notturna è uno dei sintomi del Linfoma.
Ma questa mia è ipocondria, torniamo al sogno.
Un mio ex collega, LP, mi dice che va a Los Angeles ma un giorno solo (bhe ovviamente nel sogno le cose non hanno molto senso) e mi chiede se voglio andare con lui e la sua ragazza, però devo arrivarci da sola all'aeroporto. Premetto che l'ex collega di cui si parla è di Firenze (o meglio sta fuori Firenze, comunque è toscano) ma l'aeroporto da raggiungere è di Torino (Caselle). Quindi mi trovo, non so come, prima del ponte del fiume Stura, su Strada Settimo e il mio obiettivo è far arrivare un taxi lì affinché mi porti all'aeroporto. Ora, su google maps il ponte è perfetto, ma da qualche anno a questa parte è devastato da lavori che hanno ridotto a una sola corsia di viaggio il senso di marcia che porta verso casa di mia mamma (oltre il ponte). La cosa buffa è che per andare a Caselle, nella realtà, dovrei andare nel senso di marcia opposto, altrimenti ci sarebbe da fare un sacco di strada e pagare la tangenziale. Ma questo nel sogno non importa, io sono lì e devo prendere un taxi ma il traffico è devastante e passa il tempo, il ponte è bloccato dalle macchine e non si scorre e io sono lì in piedi che aspetto. Oltre ad arrivare in aeroporto, devo anche fare i biglietti, e poi mi viene da pensare "ma non ci sarà anche il check-in?" e insomma desisto ma sono molto spiaciuta. E torno verso casa a piedi.

Mi hanno sempre affascinato i sogni che riguardano cose perdute o mancate, per cui sogni in cui si perde il treno, si manca a un appuntamento, ecc ecc. A 12 anni sfogliavo "L'interpretazione dei sogni" di Freud (e ora sollevando lo sguardo l'ho visto proprio qui, sulla libreria di fronte a me) e mi ricordi di aver letto che perdere il treno riguarda un'occasione mancata. Ovviamente il bello dei sogni è che utilizzano immagini impresse da poco per collegarsi ad eventi più profondi. Per cui riepilogando. Ho appena comprato la guida sul Madagascar, mi piace, voglio andarci (e ci andrò) ma sono già un pochito preoccupata sulle modalità di viaggio. Non so se andare con un'agenzia, se viene qualcuno con me e ci si può organizzare per conto nostro, vorrei fare mille cose ma alla fine sono una perditempo e temo di arrivare all'ultimo senza aver concluso nulla. C'è anche da dire che questo weekend sono stata a Firenze, sarei dovuta partire venerdì sera. Avevo già prenotato il taxi che sarebbe passato sotto casa a un'ora stabilita ma le situazioni meteo di Firenze lasciavano poche speranze e la città, o meglio la regione, era totalmente bloccata. Dunque le macchine non potevano muoversi e io ero totalmente impotente di fronte a questa cosa. Sono dovuta tornare in stazione venerdì sera stesso a cambiare il biglietto per il giorno successivo e chiamare il RadioTaxi di Torino per annullare la richiesta e rimandarla al mattino successivo. Il treno è partito, ma lo avevano dirottato dapprima su Campo di Marte, successivamente hanno annullato questa variazione e il treno si è fermato a Santa Maria Novella. Da lì arrivare a Prato è stato un casino. Tutti i treni erano cancellati. Io stavo in piedi davanti al tabellone nella speranza che qualcosa si smuovesse.
Nel sogno ho desistito.
Nella realtà un treno è partito.
Chissà perché nel sogno ho desistito.

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