31 marzo 2010

Ecco perché

Mi ero dimenticata perché tenevo vivo questo blog. Ci sono tante e tante ragioni. Una delle tante (e una delle principali) è che grazie a questa paginetta io e Roccio ci siamo conosciuti.
Ma sarei falsa se non dicessi anche questo: mi piace tanto scrivere di me e leggermi. Anche dopo tanto tempo.
L'ho riscoperto questo weekend. Da mia mamma ho trovato i miei vecchi diari. Per vecchi intendo diari dei miei 14-15-16 anni. Roba preistorica e bellissima: quanto ero piccola, quanto era piccolo il mio cervellino. Rileggermi è una splendida scoperta. Non avevo nient'altro da fare che piangermi addosso. Ogni due pagine trovo una splendida descrizione di quanto ero depressa e quanto la vita faceva schifo.
E' stupendo potersi ricredere, rileggere queste cose e sorriderne. Sorridere anche di cose più gravi: "2/4/1995 - domenica. Da lunedì a sabato sono stata in ospedale xché mi hanno trovato dei linfonodi che a lungo andare sarebbero potuti diventare linfomi che sono tumori maligni."
Bha, peccato che poi: "6/4/1995 - giovedì. Il dottore mi ha detto che ho dei linfomi e che devo fare la chemioterapia e la radioterapia e ogni due settimane mi dovrò fare la flebo! La chemioterapia mi farà cadere i capelli. [...] Domani andrò a scuola e martedì farò la TAC."
"Giovedì 4/1/1996. Stamattina ho fatto l'ultima chemioterapia [...] Ho vomitato: 2 o 3 volte ... boh?".
Ci sono un sacco di altri appunti simpatici, ad esempio: "26/01/1997 - Domenica. Ieri sera sono andata all'Albero Occupato [un centro sociale occupato, non credo esista più] con Luisa, poi ho dormito da lei."
"10/07/1997 - giovedì. Stase concerto dei NOFX. Sballo!"
Questo per dire che mi rileggerei di continuo. Mi piace scrivere ma, soprattutto, mi piace leggermi. Dannato narcisismo.

Ecco perché.

Ieri sera io, Roccio, Melania, Giorgio e Cosimo siamo andati a una serata di assaggio di Whisky (puri single malt) al Drunk Ladder Pub a Sesto Fiorentino. Noi pensavamo a una cosa molto molto più scialla e invece era una cosa serissima! Immaginate di entrare in un pub con l'intenzione di ubriacarvi quasi abbestia e trovare tovagliette di carta con i tondini numerati disegnati sopra e su ogni tondino piazzato un bicchiere con un whisky diverso, e tutti i bicchieri hanno la scritta rivolta da una parte. Ordinatissimi. Poi un proiettore e la bandiera della scozia su cui erano poggiate le bottiglie relative ai bicchieri **in ordine**!
Per dire: il bicchiere sul tondino numero 1 conteneva il whisky della prima bottiglia a sinistra. Incredibile.
Ammetto che la presentazione è stata parecchio bellina, soprattutto istruttiva. Se non altro ora so perché vengono distrutte le torbiere in cui crescono le mie amate piantine carnivore. Per bruciare la torba essiccata e tostare l'orzo che poi diventa malto, cosa che gli conferisce un sapore di affumicato (io dico che sa di speck, ma non troppo ad alta voce che gli intenditori mi prendono a bastonate!). Ubriacarsi di raffinato whisky o lasciare alla natura le piantine carnivore? Non mi pongo il problema, penso che farò entrambe le cose. E a dirla tutta non so nemmeno se in Scozia ci sono piante carnivore. Forse non ce ne sono più perché tutta la torba viene presa per affumicare il whisky.
Al secondo bicchiere già non mi ponevo più il problema. Sentire qualche odore e qualche retrogusto con tutto quell'alcol era davvero difficile. Cosimo si lasciava andare a interpretazioni ad alta voce "Sa di fragoline di bosco" oppure "Sa di nebbia!". E' stata una serata davvero bellina, corredata di whisky, risate e stuzzichini preparati dal pub. Davvero eccellenti. Come potremo mai mancare all'assagio dei rum?
Siamo già prenotati!

2 commenti:

Zion ha detto...

quoto la ragione per cui scrivi. ma è anche un bel modo per lasciare traccia della nostra crescita personale. E forse per ricordarci gli errori, per non rifarli più. :-)

Carla ha detto...

sì giusto. Anche se io sono tosta a imparare! :-)