11 giugno 2009

Renatone

Ieri sera al centro commerciale “I Gigli” appena fuori Firenze c’era un ospite speciale: Renato Zero.
I Gigli erano il centro commerciale più grande d’Italia una volta costruito, e il loro “spam” era “centro commerciale ‘I Gigli’, il più grande d’Italia”. Ma la ipercostruzione di centri commerciali ovunque ha fatto sì di essere immediatamente superato e la canzoncina si trasformò in “…il più amato d’Italia”. Come dice lo scrittore Culicchia, inoltre, Torino ama i primati. E ben presto ha costruito il suo centro commerciale più grande d’Italia, poco fuori città a Grugliasco, col nome “Le Gru”.
Ma anche questo primato è durato pochissimo e ora se sono aggiornata il centro commerciale più grande d’Italia si trova a Roma vicino all’aereoporto. Il Piemonte, offeso da questa iniziativa, sta costruendo un megacentrocommercialeoutlet a Mondovì in provincia di Cuneo, a cui si accede direttamente dall’uscita dell’autostrada. Comprende outlet, centro commerciale, palestra e piscina in una corsa sfrenata al consumismo e alla costruzione irresponsabile.
Finita la storia dei centri commerciali parliamo di Renato Zero. All’esterno de “I Gigli” hanno montato un palchetto dove un gruppetto ha suonato prima del suo arrivo. Poi è arrivato, pettinatura molto fashion, occhialini, ha sponsorizzato il concerto che farà il 20 giugno a Roma con altri cantanti per ricostruire l’università de L’Aquila e poi ha promesso a tutti di salutarli uno per uno. Concludendo che a Roma, facendo così, aveva fatto le 6 del mattino.
In realtà non eravamo moltissimi, ma mettersi in coda in queste occasioni è devastante. Per una firma quasi ti avrebbero schiacciato e camminato sopra. In ogni caso ce l’abbiamo fatta alla fine. Autografo, bacino e foto. Da romano qual è ha salutato con “Grazie tesoro”.
Non conosco altri artisti che si mettono a disposizione dei fan solo per firmare autografi e salutare. Grande Renato.
Appena posso metto le foto online. Mia mamma, da brava sorcina, “starà a rosicà”.

Canzone del giorno: Phantom Of The Opera Iron Maiden
(vi aspettavate una canzone di Renato eh? Fregati!)

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