09 marzo 2009

Sentenze

05/03/2009

Il referto è chiaro, carcinoma mammario. Cose positive, l'intervento ha asportato ogni cosa, non dovrò fare nessun tipo di radioterapia in quanto molto probabilmente si tratta di un tumore radioindotto (ovvero causato dalla radioterapia a mantellina fatta quando avevo 13 anni) e quindi è iniutile irradiare una zona in cui c'è stato un tumore col rischio di creare recidive.
Cose negative, dovrò fare una terapia per ora di 3 anni ma molto probabilmente prorogabile a 5, ormonale. Si è scoperto che i tumori alla mammella crescono più velocemente se attivati dagli estrogeni. La pastiglia che dovrò prendere, a base di Tamoxifene
Nel dettaglio:
Quando un tumore del seno viene asportato, viene mandato in laboratorio per studiare la presenza di vari recettori, in particolare dei recettori per gli estrogeni e per il progesterone, due degli ormoni femminili. Le pazienti il cui tumore è positivo per i recettori degli estrogeni possono utilizzare farmaci che bloccano gli estrogeni come il tamossifene, che viene prescritto in pillole per cinque anni dopo l'intervento. Questo farmaco riduce drasticamente le ricadute, ma ha alcuni effetti collaterali dato che induce, di fatto, una menopausa su base chimica. Vengono utilizzati anche altri farmaci con la stessa funzione, chiamati inibitori delle aromatasi, per ora riservati alle donne che sono già in menopausa. Il tumore viene esaminato dall'anatomo patologo anche per individuare la presenza di un recettore chiamato HER-2/neu. Se questo è presente in grandi quantità, è maggiore il rischio di incorrere in una ricaduta. Per questa ragione si propone, da qualche anno, alle donne positive per questo esame, di prendere un farmaco biologico chiamato trastuzumab, una sostanza che blocca i recettori e impedisce al tumore di crescere. Altri farmaci biologici sono allo studio.


Questi farmaci, per intenderci, vengono anche utilizzati sulle persone ad alto rischio di cancro alla mammella perché facendo il rapporto tra benefici e rischi, i primi sono di gran lunga maggiori e non fanno sicuramente pensare agli effetti collaterali.

Pericolo scampato quindi. Torno a ripetere che, buffo, il detto non c'è due senza tre a volte è vero.

06-07-08/03/09
Siamo stati a Venezia. E' sempre bella, una delicata signora che sembra in fase di decadimento e poi ti sorprende con la sua incredibile unicità. L'acqua che ti avvolge, il cielo e il mare, le isole e la solitudine. Il posto dove, in ogni caso ti senti un po' sperduto e solo. E per quanto piccina ti farà perdere tra le viuzze, i ponti e le indicazioni mancanti. E in ogni angolo ti sentirai nello stesso angolo di prima, e ogni ponte sembrerà quello appena attraversato, e solo quando si sbuca sul Canal Grande si avrà modo di capire, ma solo in modo illusorio, dove ci si trova. Quando le case colorate dell'isola di Burano ti inghiottono e quando ti emozioni davanti a un paio di quadri che fin'ora avevi visto stampati in un rettangolo 2x3 cm su un vecchio libro di storia dell'arte ti senti davvero piccino davanti a questa signora un po' in là con gli anni ma sempre stupenda.

E' inutile, mi innamoro dei posti e li difendo con le unghie e con i denti e in ogni luogo ci lascio un po' di me e prendo un po' del posto. E anche se le maschere veneziane non mi piacciono non si può non apprezzare la finezza di alcuni tratti dipinti a mano e della meraviglia degli accostamenti cromatici all'interno dei negozi.

La consiglio, consiglio le isole e consiglio ogni angolo piccolo. Osservate con cura ciò che vi viene donato e fatene tesoro perché ogni luogo ha la sua magia che è crudele spezzare.



Canzone del giorno: Shape Of My Heart Sting

1 commento:

roccio ha detto...

per questo, per la prima volta in vita mia, sento di essere stato davvero crudele.

Giuro che non lo saro' piu'.

Sei la mia piu' splendende Gioia,

TI AMO!