16 giugno 2008

Una sera a Firenze

Oggi sarà il mio primo giorno di lavoro. Non sono molto emozionata, infatti ho dormito tranquilla e beata come se questo fosse un altro giorno di stupendo cazzeggio. In questi giorni abbiamo fatto tante, tantissime cose. Ad esempio giovedì io e la principessa nera siamo andate all'outlet di barberino, non c'ero mai stata. Venerdì sera abbiamo fatto un altro cenone et guardato partita et fatto prove. Fatto prove anche sabato, e ce la stiamo facendo (ho fatto vedere le foto ad un amico che ha esclamato "pazzesco! non riesco a credere che vi siete organizzati una sala prove in casa". davvero, non ci avevo mai pensato ma è pazzesco). Sabato sera dopo una visita in pizzeria che è stata per me come una dichiarazione di pericoloso allargamento di stomaco (io che di solito non finisco mai una pizza soon riuscita a mangiare un piatto enorme di pasta, una fetta di pizza marinara e il dolce. e non ho lasciato nulla) abbiamo deciso di andare in centro. Per me è stata una cosa davvero stupenda, è una vita che non andiamo in centro di sera a fare 4 passi e ora che arriva (forse) il bel tempo mi piacerebbe riprendere questa abitudine. Dopo mille proposte per un pub ci si avvia verso il ... ho un vuoto di memoria. Comunque in piazza della Signoria. In quella piazza per me potrebbe esserci anche solo un tavolino con una bottiglia di birra e andrebbe bene uguale. Incontriamo un'amica irlandese, le chiediamo se sa fare un appletini (non so che cosa sia ma in Scrubs lo bevono sempre, e anche in altre serie americane). Dicono di no, ma ci provano comunque. Il primo tentativo non è buonissimo, forse perché non ha messo il ghiaccio, al secondo va meglio. Non male l'appletini. In ogni caso piglio anche un daiquiri alla fragola.
Si passa poi a salutare un amico che fa il buttafuori in un locale lì accanto.
Mi è davvero piaciuta questa passeggiata e mi piacerebbe rifarne.
Ieri, dopo una dormita colossale decidiamo (quindi decido, perché disgraziatamente queste infelici decisioni spettano alla donna) di andare all'ikea: ci manca un cazzuto portariviste per il bagno dove ci sono giornali sparpagliati in ogni dove. Alla fine, come consueto, compriamo di tutto tranne il portariviste. Persino un tavolino, strano per l'ikea, impossibile da montare.
Ora scappo che per truccarmi mi ci vuole come minimo un'altra mezz'ora!
Più che trucco è quasi chirurgia plastica.

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