10 giugno 2008

Che cosa ci fa un materasso in autostrada?

Questo weekend siamo saliti a Torino. Dopo tre settimane finalmente partiamo, venerdì pomeriggio, in macchina, alla volta di Torino, città dell'automobile, città romana e barocca. Città.

Di traffico non ce n'era molto anche se, bizzarro a dirsi, in liguria abbiamo incrociato un materasso sdraiato in autostrada. Il felice incontro è stato tale perché nella corsia alla mia sinistra non c'era nessuno e mi ci sono fiondata, altrimenti saremmo entrati nella macchina di fronte che, ovviamente, trovandosi un materasso davanti ha inchiodato di colpa. E meno male che ha inchiodato lui e non ha fatto il mio stesso giochino del cambio corsia in fretta altrimenti io e Roccio ora staremmo su una nuvola a suonare l'arpa e mangiare ciambelle.

L'arcano è stato presto svelato, un furgone più avanti stava trasportando mobili et altro ed evidentemente il materasso non era stato ben ancorato.

Venerdì sera arriviamo un po' stremati, ci infiliamo a letto anche perché sabato mattina dobbiamo andare a ritirare un lettore divx mandato in garanzia. Questo lettore ha una storia disastrata: era un regalo di compleanno per il babbo di Roccio. Tutto bene, sembra, finché non lo usiamo noi per vedere un film. Succede che il lettore si impalla a metà dvd. Cambiamo dvd ed è uguale. A metà si blocca, se lo mandiamo avanti velocemente va. Ma a velocità normale, velocità play si blocca. Quindi, dato che era stato acquistato a Torino e io abitavo ancora lì, lo porto al centro commerciale dove lo abbiamo acquistato. Lì mi dicono che devo portarlo io all'assistenza. Culo vuole che si trovi proprio accanto al posto dove lavoravo per cui appena uscita da lavoro glielo porto. Peccato che mi ero dimenticata lo scontrino e tutto il resto sulla scrivania dell'ufficio. Torno un'altra volta, non ricordo se il giorno successivo. Mi fanno un mucchio di storie perché ho perso il certificato di garanzia e ho solo lo scontrino. Prevedendo questa discussione ho cercato su internet e mi sono accertata che fosse necessario il solo scontrino per ogni eventuale riparazione in garanzia e che il certificato di garanzia poteva essere usato come carta da cesso. Dopo una lunga discussione mi dicono di chiamare il numero verde assistenza per chiedere direttamente a loro se potevano ripararmelo solo con lo scontrino (ve lo chiedo come favore personale e nel vostro interesse: NON comprate apparecchi majestic-audiola). Mi fanno storie anche lì, rispondo e rompo le palle (perché anche quando sono nel giusto devo sentirmi un'autentica rompipalle?). Alla fine mi danno l'ok e ci pensano loro a chiamare il centro assistenza per la riparazione. Anche lì mi hanno triturato le palle perché volevano che li richiamassi io quando il centro assistenza mi aveva detto che sarebbero stati poi loro a essere ricontattati dal numero verde.
Insomma, ad Aprile chiamano per dire che l'apparecchio è riparato però quel sabato sarebbero stati chiusi per ponte. Per quello siamo riusciti ad andare solo questo sabato. Non lo hanno riparato ma lo hanno cambiato con uno nuovo.

Poi corriamo a Beinasco, al centro commerciale "Le Fornaci". Torniamo a casa e il pomeriggio facciamo due salti a Le Gru. Compriamo un girasole gigante finto da appendere alla parete e ci ripromettiamo di comprarne uno ogni anniversario. Poi di corsa a Favari da un'amica e alcuni ex colleghi, si ride, si scherza, dicono che un po' nell'ufficio manco e questa cosa mi fa piacere.
Però si è fatto tardi e dobbiamo tornare a casa dove mi aspettano i due nipotini e una coppia musona, mia sorella e mio cognato. Insomma per farla breve, il weekend è passato veloce. Domenica mattina me ne esco con una frase piuttosto infelice, diciamo la traduzione in brutta copia dei miei pensieri. E' che un po' Torino mi manca. Ma sono certa che mi ci vorrà solo un po' di tempo e poi non mi mancherà più. Anche perché so che tutto ciò di cui ho bisogno è proprio qui. Con me.

Canzone del giorno: Johnny B Goode Chuck Berry

2 commenti:

Zion ha detto...

un materasso!
io invece ho incontrato una bicicletta.

credo che ci saremmo fatte compagnia sulla nuvoletta, se non avessi fatto più o meno quello che avete fatto voi, rischiando di travolgere altre auto.

Mi sa che rimandiamo il tour sulle nuvole a un'altra volta...

Carla ha detto...

Eheh meno male. Il tour sulle nuvolette me lo volevo lasciare proprio come ultimissima tappa..