31 gennaio 2007

Ho installato second life e l'ho disinstallato. Sono andata al lavoro con voglia zero. Ho incontrato il fratello di RagnoB alla stazione della metro, ma ci siamo salutati in fretta, io ero in ritardo. Il piccione senza testa è ancora davanti alla Seat e ogni giorno è più smembrato. Un water stamattina era stato abbandonato davanti alla monnezza. Il pazzo del 49 è sempre sul 49 e lo incontro ogni mattina. Stamattina in compagnia di una pazza. Una signora a cui ho ceduto il posto si è sentita in colpa e voleva tenermi lo zainetto. Il libro Fight Club è una figata, peccato che so già come va a finire. Più lavoro all'892424 e più odio i telefoni e tutta la gente pigra o chi non sa usare internet per sbrigarsela da solo. Ho un camaleonte che da due giorni è senza lampada spot perché appena attacco la lampada spot mi parte la luce e non capisco che cazzo è cambiato da qui a due giorni fa. Ho preso 3 chili, dico 3, ripeto 3. Per perderli mi basterebbe rifarmi il naso e tagliare via l'eccesso. Sto bevendo il caffè anche al pomeriggio se no muoio di sonno. Con l'inconveniente che sono schizzata e scrivo questi post pieni di punti. Mi sono scordata del compleanno di MinchiettaUno. Scusa Minchietta, davvero. Quelli del lavoro al pomeriggio non si sono più fatti sentire, mi sa che dovrò riprendere in considerazione l'invio multiplo a tutte le aziende grafiche di Torino e dintorni. Uso talmente poco la macchina che sono più di due settimane che non metto benzina. La lista si riduce pian piano. Stavo per buttare un monitor perfettamente funzionante salvo poi controllare e notare che era solo staccato il cavo che va alla corrente. Il serverino è di nuovo in piedi, prima o poi ci farò un sitino. Di cosa non so, non di che parlare. Io.
E Tu. Mi manchi. Cazzo, quanto.

30 gennaio 2007

Sembra talco..

Eheh, cercando sigle di vecchi cartoni cosa non si trova..


Tra parentesi, adesso fanno tanto casino per due cartoni violenti e un videogioco ammazzapreti. Quando si era piccini noi, a parte il talco che non è talco, avevamo ken shiro che faceva esplodere le teste così, robot che sparavano di tutto, gigi la trottola che guardava le mutandine, e in pollon eros aveva il batacchio di fuori.
Ora verrebbe messa sotto processo una cosa così. Incredibile.
Stiamo cercando di organizzare una piccola cena per sabato sera. Vecchi compagni delle superiori, ma non solo. Però ieri D mi chiama perché vorrebbe spostare tutto a venerdì che sabato B non c'è: è dal suo ragazzo.
Ma Venerdì non può E, così B chiede di spostare a domenica. Che casino.
Io proporrei sabato e poi la rifacciamo quando c'è anche B.
Ora con tutte queste lettere non capisco più nulla.

Stanotte ho sognato delle cose bizzarre. Ero in parrocchia e due mie compagne delle medie litigavano. EF accusava MP di essere autonomamente autonoma, e io mi facevo scappare un pffff di risata qualche metro più in là. Un uomo con una lattina di birra sostava mezzo ubriaco sull'uscio della chiesa e io pensavo che la chiesa (come struttura) è fantastica perché nessuno ti può cacciare via.
Ora è tardi devo fare colazione, uff. Sabato mi sono pesata e ho scoperto di aver preso 3 kg. Ecco perché non mi peso mai.

Mi sono resa conto di non aver più parlato del libro su internet di cui ho parlato venerdì (credo). Fa davvero cacare. Solo una sezione è carina, quella in cui dice di essersi iscritto ad una newsgroup di poeti e aver mandato poesie scritte a caso. Poesie davvero esilaranti e senza senso.

Ora scappo sul serio che se perdo il pullman.

29 gennaio 2007

Era una notte buia e tempestosa..

.. ma non pioveva. E' partito il concorso letterario firmato Seat. Ovvero: scrivi una storia delle balle, una qualsiasi, basta che ci ficchi in mezzo un call center. Le sto pensando tutte.
Una storia d'amore, vissuta al telefono, tra operatore di call center e malata terminale di nonsochecosa (banale e troppo triste). Alieni che comunicano tramite fili del telefono. Un tizio che chiamando l'892424 viene trasportato in una dimensione dove Claudio Bisio ha i capelli e sponsorizza l'892892 (ed è anche biondo). Ora sono in gioco e non posso ritirarmi.
A fine marzo dovrò consegnare il mio bel racconto che, se ritenuto degno, verrà incluso in un libro di racconti presentato poi al Salone del Libro di Torino.

Hanno fatto una cosa del genere anche per i mezzi pubblici. Scrivere un racconto che parli, in un modo o nell'altro, dei mezzi pubblici. I racconti più belli sono stati inseriti in un libricino che regalavano alla fermata della metro. Il primo racconto era molto carino, parlava di un tizio che a causa della macchina rotta era costretto a prendere i mezzi, e aveva incontrato Lei. E ogni giorno annotava particolari di questa donna sul suo taccuino. Il secondo racconto parlava di una mamma che era preoccupata perché la figlia non era ancora tornata a casa (peccato che qui il mezzo pubblico c'entrava come i cavoli a merenda) ma non era granché così, promosso il primo racconto, ho dimenticato il libro da qualche parte.
Certo che è proprio difficile metterci in mezzo il call center. Quindi devo proprio spremermi le meningi. Intanto spremo me stessa e vado in bagno.
Al solito.
Guarda che belle le stelle.
Sì... che costellazione è quella?
Quella.. è la cintura di Orione!
Sì, brava, quindi come si chiama tutta?
Orione.
E Orione indica il S.. Il S..
Il Sud.

E' questa la vita che voglio. Sei tu il mio Cielo.
Ieri notte, intrecciati come una sola persona, ho sognato di perderti. Mi sono svegliata e ti ho trovato accanto a me. E ti ho stretto forte pensando che sei qui, con me, sempre.

26 gennaio 2007

Spam, Troll, Flame e altri termini incomprensibili.

Ho in mente la canzone più brutta del millennio "Nessuno ha scritto mai una canzone per me, non perché non sia speciale..". La mia nipotina avrebbe scritto una canzone molto più bella, pur sapendo parlare a malapena.
Qualcosa tipo: "Bibba (Birba), Otto (Fiocco), zia Tarla (la parte più importante della canzone, e poi..), Tataaaaa.".
Ho cominciato a leggiucchiare un libro dal titolo "Troll. Come ho inguaiato internet". Vivo su internet costantemente da almeno 6 anni, e ne ho viste di cose bizzarre sul web. Comunque per quelle poche pagine che ho letto, questo testo mi sembra un'autocelebrazione continua. Che gusto c'è a creare spam, far scoppiare flame, fingersi donna in chat? Ma questo tizio non aveva null'altro da fare?
Ho comprato questo libro perché mi piaceva la copertina, giuro. E' una collana bellina fatta di copertine fluorescenti e disegni cyberpunk (non so se il termine è esatto ma va bene anche usato impropriamente). Ho preso anche "Fight Club" ma prima finirò questa cacata che potrebbe anche sorprendermi, alla fine.

E' capitato anche a me di far scoppiare flame, sempre involontariamente, ovvio. Dato che non ricordo se ho già scritto qualcosa di simile lo riscrivo semmai e ve lo ribeccate. Appena mi sono iscritta alla mailing list delle piante carnivore, ormai nel lontano 2001, se non ricordo male, o forse 2002, è passato troppo tempo e i miei circuiti cerebrali a quest'ora sono ancora in coma, scrivevo del più e del meno. Totalmente indifferente alla netiquette scrivevo tutti i giorni di questa o quell'altra cosa, ma andava bene a tutti perché quasi tutti facevano così. Tranne, ovviamente, quelli che erano lì da circa un millennio, che speravano di poter scrivere o leggere testi interessantissimi su come sconfiggere definitivamente la botrite, oppure le proprietà nutrizionali del latte come ultima risorsa di cibo per le piante (giuro). Io, invece, scrivevo cazzate. Proprio come ora, però su una mailing list pubblica dove in teoria si doveva parlare solo di carnivore. Il regolamento, però, prevedeva che qualsiasi off topic venisse segnalato nell'oggetto della mail con un [OT]. La mail che generò il pandemonio (e che è ancora leggibile su yahoo gruppi) fu "[OT] Scusate..". In quel periodo avevo problemi col pc che surriscaldandosi troppo mi si spegneva in continuazione. Era una mail per giustificare il mio silenzio, email che ovviamente non interessava a nessuno, però preceduta dal mio fantastico segnale [OT]. Mi risposero invece in molti, dandomi consigli su come comportarmi col computer, mi chiesero se era ancora in garanzia, e si generò una mini-mailing-list a cui non ho badato molto. Voglio dire, non ci ho fatto caso. Ben presto qualcuno mi mandò a cagare abbastanza esplicitamente, molti si disiscrissero dalla mailing list (quelli che speravano in un articolo interessante sull'impollinazione manuale delle Roridula dentata. Per dire una cazzata come un'altra), molti contribuirono ad aumentare il numero degli off topic dicendo di smetterla di scrivere off topic. Generando una specie di circolo vizioso di mail in cui ci si accusava l'un l'altro, qualcosa tipo "Smettila di scrivere OT". Risposta "Anche questo è un OT", Risposta: "E anche questo!" E così via...
Non è stato l'unico caso, anche in chat (mitico canale #piantecarnivore, quando era ancora frequentato da cazzeggiatori d.o.c. come me) mi era capitato di assistere a queste cose. Ma in quanto donnina ero perdonata in quattro e quattr'otto.

C'è da dire una cosa: i nerd diventano sempre più nerd. Fino all'anno scorso, entrando in una chat qualsiasi di Linux, presentandomi come donnina e chiedendo aiuto, mi veniva offerto da almeno 2-3 persone. Ora manco a morire.
La mia condizione da donnina per cui non mi aiuta più nemmeno in quello. Quando sarò vecchina me li ritroverò sul pullman, io col bastone che invoco il posto e loro che mi diranno "Crepa, vecchiaccia!"

Oggi scendo a Firenze dal mio Roccio, quindi scappo che devo fare ancora un monte di cose. Mi porto ovviamente il libro che conto di finire in due orette. Al massimo lo abbandono sul treno, non sarebbe la prima volta. Una volta ho letto il libro di una ragazzina viziata e ricca che faceva festini a base di cocaina. Penso il libro più brutto che io abbia mai letto. L'ho abbandonato in un pub con una scritta a matita "Auguri".
Auguri.

25 gennaio 2007

24 gennaio 2007

Non sono morta, ci sono. Ieri ho fatto il mio colloquio per quel lavoro parti-time e la tizia è stata molto ottimista, suggerendomi alla fine del colloquio di non presentarmi in jeans e scarpe da ginnastica nel caso la "dottoressa" decidesse di vedermi.
Sto giocando molto a Maple Story e il mio personaggio è al livello 13. Mi accorgo che devo smettere quando invece di camminare saltello per la casa, o quando al lavoro cerco il tasto F2 per sorridere. Oppure quando cerco di tastare due volte una persona per sapere chi è, e via discorrendo.

Pare che il concorso letterario a cui mi sono iscritta stia partendo. Quindi avanti: dovrò scrivere un racconto che abbia almeno allusione al call center. E qui mi voglio!
Sabato, tra le molteplici cacate comprate, abbiamo preso anche la palla magica. La famosa palla numero 8 che quando la giri ti da' le risposte, anche senza domande. Ho chiesto se oggi fosse una giornata di merda e mi ha detto "Indubbiamente sì".
Questa va ad aggiungersi alla mia fantastica collezione di oggetti inutili come la sfera che fa i fulmini, il microscopio con webcam incorporata, la boccia con brillantini con la torre eiffel, la pinza lunga e flessibile che entra nei tubi, le microgomme colorate a forma di pinguino, ecc.
Sempre ieri ho pagato la multa di Firenze e l'abbonamento adsl a Tiscali, quindi posso levare queste due cose dalla lista, mentre guardo con orrore quante cose (pesanti e lunghe) ci sono da fare e spero che si sistemino da sè.
Stanotte ho sognato che mi trovavo in ospedale a fare volontariato quando un ragazzo cieco ha detto che sono stupenda. Consolante.
Senza contare che sono a dieta. Sono ingrassata. La 40 mi sta stretta e io portavo la 38. So che può sembrare maniacale, ma non lo è. Sono bassa, ho le ossa piccole, la mia taglia è la 38 e non la 40 (tantomento più della 40). A me basta non ingozzarmi di pasta e mangiare molta verdura, che riempie lo stomaco ma ha pochissime calorie.
Ho anche bucato la tasca posteriore dei jeans. Ma non quel buchino all'angolo da cui possono cascare monetine o altro: ho bucato la tasca in mezzo. Il prossimo passo è un bello strappo sulle chiappe. E poi voglio vedere che mi diranno ai colloqui.

19 gennaio 2007

Ah, oggi è arrivata la lettera dell'azienda gigantesca che ha deciso di non assumermi. In compenso ho un secondo colloquio martedì. Sarebbe un part-time dalle 14 alle 19. Ci sarebbe da farsi il culone ma va bene.
Non è per sempre.

Su un forum di maple story

Scusate non potevo non postarlo. Tra di loro si capiscono, ma io l'unica cosa che penso è: "EH?"

Finora ho sempre seguito la guida per skills offerta dal sito mapletip.com...pero' ultimamente mi sono chiesto un po' di cose.....in questa guida si maxa prima cold beam (ovviamente si fa anche +1 di teleport e +1 di MPeater..l'utilita' di quest'ultimo a lvl +1 ancora mi sfugge F7)..quindi, raggiunto lvl41, si fa +1coldbeam(che cosi' e' maxato) e si comincia thunderbolt...poi intorno al lvl51, maxato thunderbolt, si parte con MPeater...al lvl57 teleport..e solo dal 64 in poi meditate o slow (ti da' la scelta).....ora, innanzitutto andando a caccia di caramelle (quando ancora valevano 15/20k c'ho tirato su 1,5 MILIONI!! Mesos Goo Goo Mesos..bei tempi F4), ho notato che molti I/L mages come me usano gia' ai miei livelli THUNDER...e con buoni risultati debbo ammettere...di qui il PRIMO DUBBIO: che abbia sbagliato a maxare per primo cold beam? dovevo partire con thunder? No perche' a lvl36 gli scratches sono ancora di gran lunga piu' efficaci!!! Panicky
INOLTRE in un'altra guida ho visto che subito dopo cold beam consigliano di maxare MEDITATE (non thunder quindi!)...ma nella mia guida c'era scritto che serviva a boostare l'attacco del party!?! Panicky serve invece ad aumentare il tuo di attacco?!? come funziona?? chiedo LUMI (visto che sono I/L mage Wink)!!

Venerdì, universiadi e altro

Ieri non ho scritto ma sono stata parecchio presa: ho sistemato una delle due stanze incasinate. Ora ho un divano su cui sedermi e addirittura (addirittura) una scrivania. E stamattina faccio colazione con la tazza "Prontissimo" con addosso la maglietta "Prontissimo" che grida "Prontissimo ... it's better!" . Maple Story intanto, come preannunciato dal Cinfa, è diventato una droga e qui sotto potete vedere il mio bellissimo personaggio mentre riposa e pensa che stasera arriverà Roccio.
Ha un nome allucinante che nell'immagine ho tagliato via. Generalmente quando mi iscrivo da qualche parte uso il nick "Cleena" (se cercate su internet forse trovate anche un mio vecchissimo curriculum salvato in questo modo) ma questo era già preso, come tutti gli altri che ho provato. Quasi quasi mi faccio un altro personaggio..
Minchietta Uno dice che le è diventato il culo a panettone. Lei, fosse alta quanto me, peserebbe almeno 10 kg in meno rispetto a me, per dirvi quanto è magra. Difficile credere che sia ingrassata. Io un po' sì invece, fa freddo e non pattino e la taglia 40 mi va stretta (per chi dice "Ohhh e ti lamenti?" gli ricordo che pochi mesi fa ero un'orgogliosa 38).
Qui a Torino sono cominciate le universiadi, davanti alla stazione di Porta Susa hanno levato i due fiocchi di neve simbolo delle olimpiadi e hanno messo una specie di ippopotamo gigante, mentre in queste sere ci sono concerti gratuiti in piazza Vittorio Veneto (la piazza porticata più grande d'Europa). Stasera "Le Vibrazioni". Tutto il programma su www.torinoplus.it.
Buone universiadi a voi e buon Roccio a me.

17 gennaio 2007

Oggi ho un nuovo colloquio, non so di che tipo di lavoro si tratta, anche perché sarà presso un'agenzia interinale. Mi rendo conto di non aver ancora parlato del colloquio che ho avuto la settimana scorsa. Praticamente il mio colloquio era al capolinea della metro, impossibile sbagliare. Scendevo ed ero praticamente arrivata. Peccato che, non so per quale strana ragione, non sono riuscita a trovare la via in tempo e mi sono presentata in azienda con un ritardo di 20 minuti. Io, se fossi in loro, non mi assumerei già solo per questo. Eppure ci sto attenta, arrivo sempre 5 minuti esatti prima, la puntualità innanzitutto.. Ma nulla, stavolta è andata così e così ce la teniamo. Da fuori sono due palazzoni di questa azienda che, appena entro, si rivela essere più seria addirittura della banca. Open space con segretaria dotata di auricolare senza fili per le chiamate, divani in pelle bianca, gente con camici bianchi che va e che viene, addirittura un giornalino interno che parla dell'andamento dell'azienda. La segretaria mi chiede un documento per darmi il pass, e poi mi rifila il solito modulo da compilare dove dovrò scrivere tutte le cose che già sono presenti nel curriculum, solito iter. Ma la novità è che qui mi consegnano anche un fogliettino dove mi ricordano che è viatissimo l'uso del cellulare nelle aree produttive. Cavoli: lo spengo, anche se non è necessario. Arriva nel mentre, in questa saletta, un'altra ragazza, anche lei qui per il colloquio immagino, perché compila tutta la serie di moduli e mi guarda con aria competitiva.
Il colloquio è un tutto dire. Non parliamo altro che dei miei hobbies, forse vede che sono agitata e cerca di mettermi a mio agio, finché mi chiede di descrivergli l'ultimo libro che ho letto. In inglese.
Eccomi lì, per nulla preparata a questa domanda, del tutto timida che farfuglio una cosa come "Non riesco proprio, sono alquanto timida". Ecco, lavoro perso.
Ma non importa, il mondo è pieno di opportunità, anche se le sto bruciando tutte.

Stanotte ho sognato turchi e alieni. Il mio inconscio mi ripropone personaggi spaziali. Degli alieni ho un po' paura perché sono in grado di ucciderti solo sfiorandoti (peggio di Chuck Norris). Mentre scrivo a Roccio dal computer loro mi staccano la spina (siamo in una specie di camerata) e mi si spegne il pc. Così gli invio un sms e mi chiama, allora l'alieno mi spintona giù dal letto e si appropria del mio posto. Non posso fare altro che pigliarmi il suo.
Gli alieni sono del tipo "grigio", quello con occhioni neri e testone.
Sto andando avanti con l'avventura "Roccio Quest", appena lo finisco metto sul blog una recensione, il link e tutto quanto. Per ora chiudo.

16 gennaio 2007

Non c'è niente di più buffo di un supermercato su Plutone

L'agenzia viaggi del mio inconscio stanotte mi ha proposto un viaggio fantastico su Plutone. Così, dopo aver visitato Marte appena qualche settimana fa, stanotte mi sono trovata su un pianetucolo privo di qualsiasi cosa, persino della vista Terra dallo spazio.
Il viaggio su Plutone è lungo e Roccio decide di venire con me, insieme a un'altra coppia sconosciuta. Io e l'omino dell'altra coppia siamo già stati su Plutone e siamo poco entusiasti di andare ancora lì. Roccio legge una guida che afferma che Plutone è al centro di diversi pianetucoli, quindi raccoglie alcune testimonianze di culture diverse che hanno lasciato il segno del proprio passaggio. Dev'essere per questo che al nostro arrivo troviamo un centro commerciale, con qualche neon rotto, però pieno di merce (noi ci soffermiamo al reparto caccia e pesca). Roccio cerca di fare una foto alla Terra ma non riesce (è evidente che il mio inconscio non sa nulla di astronomia e pianeti del sistema solare). Troviamo anche un bar deserto. Ma ora che ci penso bene non era proprio deserto, perché poi io trovo lavoro lì. Ma non riesco a ricordare il tipo di clientela.

Ieri io e mia mamma ci siamo lanciati all'Auchan (centro commerciale) per comprare la nuovissima lavatrice. E dato che eravamo lì abbiamo comprato una serie di articoli a 99 centesimi. Chi non ha bisogno di un coltellino svizzero a 99 centesimi? O un flacone di balsamo dalla durata annuale? Per non parlare dei peluche che fanno i versi, dei soldatini di plastica, dei portafoto a forma di giraffa. Alla fine abbiamo riempito il carrello di queste cazzate, ma c'era chi si trascinava dietro due carrelli stracolmi. Addirittura una signora mi è passata accanto, era al telefono, e al suo interlocutore ha annunciato "Ho fatto una strage".

Quindi posso togliere questo dalla lista "Comprare nuova lavatrice", ma solo dopo che il tecnico l'avrà montata, oggi pomeriggio. C'è sempre qualcosa che non funziona, mi ricorda la legge di Murphy.

15 gennaio 2007

Eccomi, al solito di corsa, davanti a un caffè (caldo) e un latte (freddissimo). Oggi ho la visita dal Va'Ginologo che mi farà un pap-test senza se e senza ma. Nemmeno le presentazioni. Qualcosa come "Si abbassi i pantaloni e metta i piedi sulle staffe".
Dev'essere un lavoro micidiale il loro. Guardare Va'Gine tutto il giorno non è come si potrebbe pensare. Poi tornano a casa e la moglie dalla cucina "Carooo, non è che mi controlli un po'? Ho proprio un pruritino lì". E loro, che tutto il giorno sono stati davanti a cosce spalancate di persone che proprio bene bene non stavano, corrono a vomitare un attimo e poi? E poi diventano gay, non c'è dubbio. Per questo sono tranquilla quando vado dal Va'Ginologo, anche se uomo.
In questi giorni sono stata a Firenze dal Mio Roccio: abbiamo sistemato l'aidsl e un altro paio di cosine che andavano sistemate, e che possiamo levare dalla lista. Peccato che di cose se ne aggiungono in continuazione: ora io e mia mamma dobbiamo comprare la nuova lavatrice che quella vecchia, dopo più di 20 anni di onorata carriera, è morta.
In questi giorni sono stata davvero bene e mi chiedo cos'altro c'è che mi fa tornare qui a Torino ogni domenica. Mi rispondo che è ancora così ma molto probabilmente per poco e allora mi tranquillizzo.

Il colloquio di giovedì è stato.. Bhe. Ne parlo con calma oggi, se ho tempo. Ho bisogno di un vero lavoro, e devo assolutamente trovarlo. Quindi comincio a spedire un po' di curriculum a raffica a tutte le agenzie grafiche/pubblicitarie che trovo a Torino. Lo scorso anno ho fatto così e non è andata malissimo. L'unica differenza è che quando ti proponi per un lavoro informatico e sei donnina almeno un colloquio lo ottieni, se non altro per curiosità. Invece come grafica è più difficile, soprattutto se sul curriculum leggono che hai avuto un percorso un po' a zig-zag, segno del fatto che ancora non sai cosa vuoi fare nella vita. Ma io so cosa voglio fare nella vita. Nulla. No?

12 gennaio 2007

Mi piacerebbe parlarvi del colloquio assurdo che ho fatto ieri, oppure del fatto che sono più che felice di partire. Ma ho poco tempo, devo preparare ancora un po' di cose e ho dovuto cercare un pronto intervento idraulico/riparatore lavatrice perché ovviamente prima di partire qualche demone ha incominciato a fare pipì là dietro. Ora non ho tempo nè modo di spostare la lavatrice per vedere cosa accade in quel mondo oscuro e misterioso quindi se ne occuperà l'omino specifico che sicuramente, per sostituire un banalissimo tubo (perché sarà di questo che si tratta) ci farà spendere cifre immonde.

Quando ero piccola mia mamma mi diceva sempre di sposarmi un uomo ricco, un dottore, che mi avrebbe fatto fare la vita da signora. Forse voleva dire idraulico.

11 gennaio 2007

Gelosia

Carla è gelosa. Tanto.

Uno dei motivi per cui cerco di reprimere questa cosa è perché la trovo assolutamente irrazionale nella maggior parte dei casi. Come sapere che gli amici del tuo Lui hanno appena fatto un gioco, dove il tuo Lui è protagonista, che si chiama "La ricerca della figa". Ecco.
Irrazionalità.
Cerco anche di reprimere perché è per me un sentimento incontrollabile che fa scattare molle nascoste dentro di me.
Ad esempio: a 18 anni, credo, ho partecipato come pubblico a una trasmissione di canale 5 o italia 1, non ricordo. Si chiamava "Candid Angels". Le tre presentatrici erano Samantha De Grenet, Alessia Merz e la bionda Filippa Lagerback. La puntata registrata era quella di Natale, io avevo un vestito da sera di ciniglia rosso e il mio fidanzato di allora aveva camicia e cravatta. Così quando alla fine della trasmissione la Lagerback si è seduta in braccio al mio ex, si può notare, nelle inquadrature, una biondina seduta accanto a lui, con un bel vestito da sera rosso, che quasi la vorrebbe uccidere con lo sguardo. Risultato? Non ho parlato per una serie di ore improponibili con il fanciullo, questo solo perché non sapevo con chi prendermela.
Poi sono migliorata.

Adesso mi scazzo un po', ma razionalizzo moltissimo e cerco di capire a cosa sono dovute queste mie paure. Spesso è solo insicurezza, allora non ho nessuna ragione di esternare. Nel momento in cui capisco a cosa sono dovute le mie paure, queste svaniscono all'istante.

Adesso posso fare da bototester?

P.s. Il gioco sarà presto scaricabile dal sito bottomap, quindi affrettatevi. Roccio cerca figa.

Canzone del giorno, ovviamente: Gelosia Dirotta Su Cuba

10 gennaio 2007

Mai dare troppa libertà al parrucchiere

Sono andata a tagliarmi la frangia. Erano circa 7 mesi che non mettevo piede dal parrucchiere.
Così ho fatto il classico errore di dire "Faccia lei" alla richiesta di che tipo di piega farmi. E invece di stirarmi i capelli me li ha spettinati e mi ha fatto anche pagare. Poco importa, tanto domani mi faccio la tinta (a casa) e li stiro da me.

Ho ricevuto una chiamata da un'azienda, domani ho un colloquio. E ho bisogno di questo lavoro quindi è bene che me lo pigli. La fortuna è che questa azienda si trova al capolinea della metro. Quindi nonostante si trovi fuori torino, ci metto davvero poco ad arrivare. Senza macchina. Con la macchina ci metterei un'infinità.

Domani forse mi metto in gonnella. Ma farò il colloquio con un uomo quindi ci devo pensare. In ogni caso il Cinfa non mi fa fare da bototester quindi non val la pena di continuare a scrivere (faccina che ride).

L'addiesselle

Finalmente, dopo più di un mese, è arrivata l'adsl a Roccio. Ieri abbiamo approfittato di ciò e ci siamo chiamati aggratis usando gtalk. Sempre ieri ho ripreso la costruzione del mitico Fokker in scala 1:28, e mi sono dipinta le mani invece dell'aeroplanino.

Sono proprio contenta di 'sta addiesselle. Ci facilita un po' la vita, e io amo la tecnologia che mi facilita la vita. Per questo non capisco perché mia mamma non abbia preso la cucina con la lavastoviglie, quando ne aveva l'opportunità.

Un giorno una signora mi disse che gli elettrodomestici lavorano per noi e che sono di una comodità sconcertante. Mentre mi parlava così la lavastoviglie stava lavorando per lei.
Lo dico più che altro perché, proprio lavare i piatti, mi sembra una grossa grossa perdita di tempo.

Mi ha risposto via mail la scuola di falconeria a Vicenza. Mi chiedono il numero di telefono per richiamarmi e spiegarmi tutto in maniera più esaustiva. Il grosso problema è che questa scuola ha l'obbligo di frequenza e per me Torino-Vicenza non è una distanza da fare in un'oretta, senza contare che lavoro. Danno un attestato valido in tutta Europa per lavorare, chessò, ad esempio negli aereoporti allontanando piccioni e altri volatili che potrebbero infilarsi nei motori. Mentre l'altro giorno ho ricevuto un'email di risposta da un falconiere che mi dice di acquistare il loro corso multimediale. Ma come posso imparare ad addestrare un falco con un cd-rom? non dimentichiamo poi che Gazza mi ha detto che un falco pellegrino può arrivare a costare la bellezza di 10000 euro (così gli hanno detto, almeno), mentre alla scuola di falconeria ti viene assegnato un falco.
Ora aspetto pazientemente che questa idea folle mi lasci in pace, anche perché, conoscendomi, nelle prossime 48 ore cercherò di convincere il mondo che questa è la strada giusta in modo che un povero malcapitato mi dica che sì, è una bella idea e che potrei davvero farlo, confermando le mie malate teorie e le mie scimmie pazze. Quindi non alimentate la scimmia.
Niente banane.

09 gennaio 2007

Timidamente timida parte seconda

Quando ero piccola essere malati significava una cosa sola. Rimanere a casa fino alla notte dei tempi. Mia mamma, previdente e ansiosa donna, ci faceva uscire vestite gonfie come l'omino Michelin. Noi anche d'inverno avevamo caldo.
Ovvio che così protette il primo bacillo che arrivava ci devastava.

In questo mia sorella era più furba. Io, devo dire, non ho mai disobbedito abbastanza ai miei genitori. Lei invece appena girava l'angolo si levava il cappello del giubbino a vento e si toglieva il cappuccio di lana.
Per dirvi la differenza: un giorno una mia amichetta mi diede 2000 lire, da tenergliele un attimo che non ricordo cosa doveva fare. Io poi tornai a casa, lei venne e mi chiese indietro queste 2000 lire. Io non ricordavo nemmeno dove le avevo messe. Così, dopo una sgridata solenne da parte del mio babbo, una delle poche che io abbia mai ricevuto, mi ordinò di non uscire più con questa bambina. Ovvio che il mio babbo era tutto il giorno al lavoro e non poteva controllare questa cosa. Mia mamma sì, però. E lei sminuiva ogni tentativo del mio babbo di tenerci sotto controllo perché quando questa amichetta mi invitò ad uscire, mia mamma mi disse "Vai, tanto non c'è papà che ti guarda". E io, fava, risposi "No, se mi ha detto che non devo uscirci, non ci esco".

Tant'è che le altre mamme mi adoravano perché ero talmente timida da trangugiare in silenzio ogni cosa mi davano. E non dicevo una parola.
Una volta sono andata nella casa in montagna delle mie amichette ricche, due sorelle, e mi soprannominarono "la bimba del sorriso", perché sembrava avessi una paresi facciale totale. E ovviamente stavo in silenzio.
Un'altra volta mi trovavo nella casa di un amico di Abbiategrasso, giù in Molise. Sua mamma, grande amica di mia mamma mi offrì dei biscotti.
Problema: avevo il cicles, come dicevo io, o la cicca, come diceva lui, insomma nel linguaggio universale avevo il chewing gum in bocca.
Possibile soluzione: chiedere l'ubicazione esatta della spazzatura e sputare con gesto educato la cingomma.
Come effettivamente andarono le cose: mangiai i biscotti facendone un impasto unico con il big babol e mandai tutto giù.

Del resto nello stomaco si mescola tutto, no? Ora sono migliorata. Se non altro la prima cosa che chiedo e apprendo quando entro in una nuova casa è dove si trova la spazzatura.

08 gennaio 2007

Chiamare l'omino del gas

Oggi avrei voluto togliere dalla lista "chiamare l'omino del gas per manutenzione caldaia". Purtroppo la cosa non è stata fattibile dato che l'intestatario del contratto è ancora il mio babbo che, pace all'anima sua, se n'è andato un tot di anni fa e noi non abbiamo ancora fatto la voltura del contratto. Così oggi ho fatto la voltura e tra due giorni posso già chiamare l'omino del gas per la manutenzione della caldaia. E potrò depennare codesta voce dalla lista.

Questa lista un po' mi butta giù per le innumerevoli cose che ho lasciato in sospeso e per la mia innata lentezza nel fare le cose.

Tralaltro la scimmia dei falchi mi è passata quando oggi un amico mi ha detto di aver parlato con un falconiere il quale ha pagato il suo bel falco pellegrino la bellezza di 10000 euro. Un cavallo costa meno.

Anche se. Pare che i rapaci notturni costino meno e siano anche più giocherelloni.
Ma me la sento di tenere una di queste stupende bestie in gabbia? Non penso.

Una nuova scimmietta

Fin da quando ero piccina gli animali sono una vera ed inesauribile fonte di curiosità e passione. Mi piace il contatto con loro, mi piace guardarli, mi piace osservarli.
Non mi risulta quindi bizzarro il fatto che, chiacchierando ieri sera con Roccio di falchi e falconieri, mi sia lanciata su internet alla ricerca di informazioni.
Le passioni ce le portiamo dentro da sempre e poi qualcosa le risveglia e le porta fuori. Questo non vuol dire che da domani cercherò un falco (che viene utilizzato spesso per la caccia e cacciare non è proprio tra le mie attività preferite) ma mi informo, sento, vedo. Poi chissà.

Questo weekend Roccio è stato qui, sopportando con me mia mamma e le sue lamentele sul numero di medicine che deve prendere e sopportando me e le mie lamentele sulle lamentele di mia mamma su quante medicine deve prendere. Sabato sera abbiamo mangiato tutti insieme, famiglia riunita (a parte mia mamma che non se la sentiva di stare a tavola con noi). Quindi anche mia sorella, mia cognato e la mia nipotina erano a casa. Nipotina che non riusciva a dire Stefano, e lo chiamava gridando a gran voce per la casa "Enno! Enno!".

Abbiamo cercato di togliere una voce dalla nostra lista, ovvero "cambiare le lampadine del bagno", scoprendo però che non è colpa delle lampadine il malfunzionamento. Sarà qualcosa a livello di impianto luci, in ogni caso non vanno. Pazienza, voce rimandata.

Ho già preso i biglietti del treno per la settimana prossima e, chissà, una chiamata alla scuola di falconieri potrei anche farla per chiedere informazioni più dettagliate.

Accidenti alle scimmie.

05 gennaio 2007

La lista di Carla e Stefano

In questi giorni, almeno fino alle 11, al lavoro ho quel po' di respiro che mi permette anche di scrivere. Difatti sto tenendo un diario cartaceo su un quaderno Esselunga (che non me ne vogliano gli altri supermercati, ma la campagna Esselunga è troppo carina). L'altroieri, scrivendo e scrivendo, sono arrivata alla conclusione che non mi muovo mai perché tengo troppe cose in sospeso. Quindi ho fatto una lista di cose da fare. La lista di Carla.
In questa lista ci sono ancora poche cose ma conto di arricchirla di un po' di robette.
Ieri mia sorella ha provedduto a cancellare una voce dalla lista, ovvero: "Cambiare la lampadina dell'ingresso". Sarà un anno che sta lì morta, che chiede "Cambiatemi cambiatemi", ma la nostra proverbiale pigrizia ha filtrato questa vocina e io e mia mamma ci siamo sempre rimbalzate il compito. "Fallo tu", "No, fallo tu", "Ma la scala è in cantina", "Allora Amen".
Ma adesso ci sono le lucine dello specchio del bagno da mettere e quello lo voglio spuntare io dalla mia lista (che solo ieri è diventata una nostra lista perché anche Stefano deve sistemare due cosine). Quindi in un modo o nell'altro, ben presto sistemiamo queste cose.
In questi giorni mi è quasi impossibile, mia mamma non sta bene e, tra le altre cose, non riesce a prendere le pastiglie. Quindi gliele dobbiamo triturare. Al mattino non ho nemmeno il tempo di cagare tra il portare giù il cane, fare colazione, preparare colazione, mettere la pappa ai cani, racimolare la spazzatura che si è accumulata per portarla di sotto, rispondere a un paio di mail, triturare le pastiglie, darmi una mezza lavata (ma solo mezza, eh), scrivere qui qualche cazzata e, perché no, anche prendere un'aspirina dato che mi sono raffreddata.
Ora sono già in ritardo, ma della serie Chissenefrega continuo a scrivere dimenticando che così avrò due millisecondi per fare la cacca.

Frase del giorno: Oggi è quasi domani (in verità era la frase di ieri, ma va bene lo stesso)
Questo perché ieri pensavo che era quasi oggi, e oggi arriva Stefano.

Canzone del giorno Gli ostacoli del cuore Elisa - Ligabue

Ora scappo se no finisce che arrivo tardi, e per me tardi significa puntuale dato che arrivo con largo anticipo.

03 gennaio 2007

Parentele e adozioni

Mi piacerebbe scrivere qualcosa in più su questi giorni passati a Firenze. Ma ho poco poco tempo. Il mio sprint mattutino si esaurisce in:
cercare di scendere dal letto a soppalco senza rotolare di sotto
vestirmi in tutta fretta
portare giù il cane
portare su il cane
lavarmi un pochetto
preparare la colazione a mia mamma che, poverina, è ancora moribonda
preparare la pappa ai cani
preparare la mia colazione alla quale non rinuncio quasi mai
venire qui e leggere un po' di mail.

Per il resto va tutto bene. Il lavoro è una merdaviglia, al solito. Mia sorella rompe i coglioni, al solito. C'è stato un blackout la settimana scorsa e da allora tutte le prese elettriche della cucina non vanno. Ma mica vado a chiamare l'elettricista sotto Natale. Dovrei fare un mutuo anche solo per cambiare una presa. Così si è deciso di aspettare l'8 gennaio.
Ieri arriva grulla grulla mia sorella, che ormai non abita a casa da un sacco ma farsi gli affari non suoi è una prerogativa che le riesce bene, e attacca a sbraitare che le prese non vanno, che non funziona nulla, che come mai, che bisogna chiamare qualcuno, e blablablablabla (seguono suoni indistinti e filtrati). E' troppo aggressiva quella donna. Bisognerebbe riempirla di calmanti per farla ragionare. Non sa esprimere un concetto senza darti contro. In ogni caso oggi le prese vanno. Dietro suggerimento di Roccio ho guardato il quadro elettrico/salvavita/quellelevettelì e ho visto che una coppia di levette era giù.

Mia sorella è sempre stata così: quando era più piccina a volte si alzava con la luna storta (noi diciamo "di traverso" ma non so se si usa ovunque) e non potevi nemmeno parlarle. Ogni tanto mi dice che sono stata "adottata" perché il mio temperamento ma anche il mio aspetto è lontano dal loro. Può darsi, e il mio sospetto aumenta sempre di più.
Tipo: mia mamma nasconde le cose. Non sopporto questo suo atteggiamento, anche se quando ero piccola mi faceva comodo quando, chessò, volevo un nuovo giocattolo che mio padre non mi avrebbe comprato. Andavo da lei e lei di nascosto dal mio babbo me lo prendeva. E mi diceva "quando vieni accusata di qualcosa, nega sempre". Devo dire che se avessi seguito questo suggerimento la vita sarebbe stata più semplice. Però non l'ho mai fatto. Mi è anche stato detto, questo non da lei, che non è sempre necessario dire tutto tutto. Ma io dico tutto tutto. Magari non cose che riguardano il passato, ma cose che avvengono di giorno in giorno sì. Insomma mi fa cacare tenere nascoste le cose. Così se ho mal di schiena lo dico, anche a costo di fare la lagna, se ho mal di testa pure, se non mi va di fare qualcosa anche, se c'è qualcosa che non va, appena ne ho la consapevolezza, lo sparo fuori come un missile. Questa roba qui è più da mio padre che, nonostante il suo caratteraccio, il veleno lo ha sempre tirato fuori. Anche mia sorella tira fuori il veleno, ma in maniera molto diversa da me. Non credo di essere una persona aggressiva.

02 gennaio 2007

Mia mamma ha la febbre alta da qualche giorno.
Così stasera, avendo mangiato quelle due o tre schifezze che mi si addicono di più, mi sono rimessa a leggere tutte le nostre mail.
Le nostre.
Come sono cambiate le parole andando avanti nei giorni. Com'ero distaccata io all'inizio, forse temevo, cosa non so. Ma la maschera della ragazzina stupidella mi riesce tanto bene e tiene tutti a distanza, tutti tranne te.
E così piano piano mi sono aperta. Fino alla mail che ti mandai il giorno prima di conoscerci. Avevo quasi paura. Eppure, eppure io in qualche modo ti conoscevo già. E' sorprendente vedere quanto più ti conosco e più ci vedo simili. Mi specchio interamente in te, e trovo che tutto sia così fantastico.
Se esiste una crisi del settimo mese io sono pronta a scazzottarmi con lei.
Perché sono sette mesi davvero. E sono volati. Grazie.