29 ottobre 2007

Samhain

Il sole si è alzato un'ora prima e finalmente ho guidato alla luce modestissima di un'alba uggiosa.
Venerdì sera, all'arrivo di Roccio, siamo passati al pub (l'unicochec'èinpiazzaArbarello, sentenzia MinchiettaUno) a salutare vecchi amici di università. Per esigenze di tempo, distanza, e chi più ne ha più ne metta eravamo in pochi. MinchiettaUno, MinchiettaDue, Claudio, io e Roccio. Si pigliano due birre, si fanno quattro chiacchiere e si va a casa.

Sabato ci siamo fatti una bellissima passeggiata in centro e dato che Roccio aveva un'insana voglia di crepes, abbiamo anche comprato il padellino apposta. Devo dire che adesso ce l'ho io l'insana voglia di crepes e le cucinerei anche ora se avessi un fornellino. Domenica ne abbiamo preparate un po' salate e un po' dolci, con la marmellata.

Ho voglia di crepes!

Comunque domenica sera si chiamo guardati un film spessissimo della durata di 3 ore. Uno di quelli che se guardi da solo ti lasciano a terra senza voglia di vivere. Nuremberg. Un film ancora più devastante per la storia d'amore che ci hanno infilato a forza.
Così mentre condannavano all'impiccagione questo o quel nazista, i due protagonisti slinguazzavano ardentemente. Non ho mai odiato tanto una storia d'amore dai tempi dell'inizio di Beautiful, in cui Ridge e Brooke si erano messi insieme la prima volta (non seguo da anni e anni ma penso che Brooke se li sia passati un po' tutti e si sia ripassato anche Ridge almeno un altro paio di volte).

Domani è il mio ultimo giorno di lavoro perché da mercoledì sarò a Firenze dal mio Roccio. Halloween non si può festeggiare qui. La gente si chiude nelle discoteche, e solo lì si maschera. Che cosa assurda. Nelle discoteche è tutto buio, non val nemmeno la pena di faticare a farsi il trucco. Per le strade le persone non si truccano: molti considerano Halloween una festa americana (ma si può?) e come tale assolutamente proibita.
Halloween non è una festa americana, ma pagana. Loro sono solo più furbi perché sanno festeggiare.
E comunque quando ero piccina si festeggiava anche da me: mia mamma diceva di lasciare sempre un piatto pieno di dolci sul tavolo che i defunti venivano a prenderseli. Anche ora tra le streghe c'è questa usanza: lasciare doni ai defunti sulla finestra e accendere una candela per guidare il loro cammino.
Qui una bella descrizione.

2 commenti:

spadafora live ha detto...

una sola parola....complimenti

Carla ha detto...

Grazie..
mmm

era ironico? eheh