04 ottobre 2007

Mi piacerebbe descrivere cosa fa la mia azienda: in un certo senso è un ambiente parecchio intrigante. Ma soprattutto mi piacerebbe definire il mio lavoro però nemmeno questo mi è possibile. Nel primo caso perché è da quando sono arrivata qui che spaccano le balle su quanto il lavoro che si fa qui dentro sia supersegreto. E nel secondo caso perché non sto facendo un lavoro ben preciso. Nemmeno io so per cosa sono assunta. Ma quel che è peggio è che nemmeno i miei colleghi lo sanno bene. Il mio capo farnetica su una serie di test che devo fare al software. Ma è ovvio che su molti aspetti non ne ho le competenze (sono stata ben chiara ai colloqui). Quindi spesso mi capita, diciamo anche tutti i giorni, di imbattermi in un collega che mi chiede "Ma tu esattamente cosa fai qui?". Finora non ho risposto con decisione: oggi mi sono rotta e seccamente ho risposto che faccio i test. "Ancora test?" "Si vede che ne hanno bisogno". Questa cosa mi butta un po' giù: se da un lato vorrei che continuasse a essere così, dall'altro mi piacerebbe avere un ruolo. Ad esempio i commerciali vorrebbero sfruttarmi come grafica e la cosa mi piacerebbe. Ma nell'area sviluppo non vogliono. Dicono che io sono stata data a loro e così deve essere (nei secoli dei secoli, amen).
Per non chiudermi eccessivamente nel mio guscio domani andrò a pranzare con i commerciali (decisamente più simpatici e alla mano) che non fanno domande e con cui mi trovo relativamente bene.

Per parlare d'altro: ieri sono tornata col bus e mi sono raffreddata. Il calore del riscaldamento già acceso e i finestrini aperti hanno fatto danno. Ho fatto un salto alla stazione di Torino Lingotto perché domani partirò da lì per andare dal mi' bello.
E, tra parentesi, mi sono anche stancata di lamentarmi del lavoro nuovo, della desolazione di questo luogo in mezzo al nulla, dei miei colleghi sboroni, quindi cercherò (ci provo almeno) di non parlarne più.
Voglio godermi il weekend, il mi' bello, la casa che andremo a vedere (essì, finalmente ce l'abbiamo fatta. Prendere appuntamento con un agente immobiliare è peggio che chiedere udienza al papa), il mercatino dei computer (alla stazione Leopolda, se vi interessa), i baci, le carezze, il mondo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

si, tutto intorno a noi. Un solo appunto, si dice "da i' mi' bello" per il resto tutto perfetto.

p.s. ricordate di vedere annozero stasera in tv. (la spazzatura e' solo quello che noi decidiamo di buttare, il resto lo mangiamo!)