17 gennaio 2007

Oggi ho un nuovo colloquio, non so di che tipo di lavoro si tratta, anche perché sarà presso un'agenzia interinale. Mi rendo conto di non aver ancora parlato del colloquio che ho avuto la settimana scorsa. Praticamente il mio colloquio era al capolinea della metro, impossibile sbagliare. Scendevo ed ero praticamente arrivata. Peccato che, non so per quale strana ragione, non sono riuscita a trovare la via in tempo e mi sono presentata in azienda con un ritardo di 20 minuti. Io, se fossi in loro, non mi assumerei già solo per questo. Eppure ci sto attenta, arrivo sempre 5 minuti esatti prima, la puntualità innanzitutto.. Ma nulla, stavolta è andata così e così ce la teniamo. Da fuori sono due palazzoni di questa azienda che, appena entro, si rivela essere più seria addirittura della banca. Open space con segretaria dotata di auricolare senza fili per le chiamate, divani in pelle bianca, gente con camici bianchi che va e che viene, addirittura un giornalino interno che parla dell'andamento dell'azienda. La segretaria mi chiede un documento per darmi il pass, e poi mi rifila il solito modulo da compilare dove dovrò scrivere tutte le cose che già sono presenti nel curriculum, solito iter. Ma la novità è che qui mi consegnano anche un fogliettino dove mi ricordano che è viatissimo l'uso del cellulare nelle aree produttive. Cavoli: lo spengo, anche se non è necessario. Arriva nel mentre, in questa saletta, un'altra ragazza, anche lei qui per il colloquio immagino, perché compila tutta la serie di moduli e mi guarda con aria competitiva.
Il colloquio è un tutto dire. Non parliamo altro che dei miei hobbies, forse vede che sono agitata e cerca di mettermi a mio agio, finché mi chiede di descrivergli l'ultimo libro che ho letto. In inglese.
Eccomi lì, per nulla preparata a questa domanda, del tutto timida che farfuglio una cosa come "Non riesco proprio, sono alquanto timida". Ecco, lavoro perso.
Ma non importa, il mondo è pieno di opportunità, anche se le sto bruciando tutte.

Stanotte ho sognato turchi e alieni. Il mio inconscio mi ripropone personaggi spaziali. Degli alieni ho un po' paura perché sono in grado di ucciderti solo sfiorandoti (peggio di Chuck Norris). Mentre scrivo a Roccio dal computer loro mi staccano la spina (siamo in una specie di camerata) e mi si spegne il pc. Così gli invio un sms e mi chiama, allora l'alieno mi spintona giù dal letto e si appropria del mio posto. Non posso fare altro che pigliarmi il suo.
Gli alieni sono del tipo "grigio", quello con occhioni neri e testone.
Sto andando avanti con l'avventura "Roccio Quest", appena lo finisco metto sul blog una recensione, il link e tutto quanto. Per ora chiudo.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non lo sai che devi immaginare il tuo esaminatore seduto su un water??? Serve per abbassare il livello di ansia.
Comunque sei fortunata da avere tante chanche lavorative.....

Carla ha detto...

Non sono fortunata, mando tanti curriculum. E ogni tanto li rimando. E poi ancora. Insomma, due balle..

Zion ha detto...

anche io sogno gli alieni!!!
hai letto qui?

:P
Ciao!!

Zion

Zion ha detto...

ops devo aver sbagliato a scrivere il tag html:
riprovoooo
:D