29 gennaio 2007

Era una notte buia e tempestosa..

.. ma non pioveva. E' partito il concorso letterario firmato Seat. Ovvero: scrivi una storia delle balle, una qualsiasi, basta che ci ficchi in mezzo un call center. Le sto pensando tutte.
Una storia d'amore, vissuta al telefono, tra operatore di call center e malata terminale di nonsochecosa (banale e troppo triste). Alieni che comunicano tramite fili del telefono. Un tizio che chiamando l'892424 viene trasportato in una dimensione dove Claudio Bisio ha i capelli e sponsorizza l'892892 (ed è anche biondo). Ora sono in gioco e non posso ritirarmi.
A fine marzo dovrò consegnare il mio bel racconto che, se ritenuto degno, verrà incluso in un libro di racconti presentato poi al Salone del Libro di Torino.

Hanno fatto una cosa del genere anche per i mezzi pubblici. Scrivere un racconto che parli, in un modo o nell'altro, dei mezzi pubblici. I racconti più belli sono stati inseriti in un libricino che regalavano alla fermata della metro. Il primo racconto era molto carino, parlava di un tizio che a causa della macchina rotta era costretto a prendere i mezzi, e aveva incontrato Lei. E ogni giorno annotava particolari di questa donna sul suo taccuino. Il secondo racconto parlava di una mamma che era preoccupata perché la figlia non era ancora tornata a casa (peccato che qui il mezzo pubblico c'entrava come i cavoli a merenda) ma non era granché così, promosso il primo racconto, ho dimenticato il libro da qualche parte.
Certo che è proprio difficile metterci in mezzo il call center. Quindi devo proprio spremermi le meningi. Intanto spremo me stessa e vado in bagno.
Al solito.

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