14 dicembre 2006

Questo potrebbe diventare un nuovo modo di scrivere, tra una chiamata e l'altra. Mica male.
Domani scendo a Firenze.
Ieri mi è stata detta una cosa che un po' mi ha colpito. Una sottospecie di collega mi dice che vorrebbe andare a Firenze. Dico che il mio Roccio è di Firenze. Commenta con un "Ah, te lo sei scelto a Firenze, eh? Hai fatto bene, dicono tutti sia stupenda".
Lì per lì non ci ho riflettuto molto e ho risposto con un "sì, è molto bella".
Oggi però qualcosa sale (e anche pepe. Mioddio fustigatemi per questa allucinante battuta).
Ma, essendo lui sottospecie di collega e sottosottospecie di persona non mi tocca più di tanto.
Essendo una persona adulta e matura, mi comporterò di conseguenza.
Facendogli dispetti.
Ad esempio correndo per prendere la metro, dato che di recente ha avuto un incidente in moto con conseguente operazione al ginocchio e ad oggi non cammina con tanta agilità.
Oppure staccandogli, durante la pausa, le cuffiette del computer.

Per la festa di stasera mi spiace non vedere le altre ragazze ma preferisco non andare.
Le ragioni sono diverse.
- mi sentirei a disagio
- domani mi devo svegliare prestissimo
- non ho assolutamente voglia

L'ultima basterebbe di suo ma con le altre assume un significato più profondo. E poi non ho voglia rivelerebbe che sono una cozza.
Carla non è una cozza.
Carla ha problemi a socializzare.
Carla è un'asociale che si sta lentamente reintegrando.
Carla è una bambina borderline.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Carla è bellissima!

Carla ha detto...

Sì. Lo è.
Grazie a2d6a.