30 agosto 2006

Dal libro "Quando si era ragazzotti..

Quando si è ragazzotti si fa un mucchio di cose per noia, mica per necessità. Ad esempio rubacchiare.
Mi ricordo la prima volta che ho rubato. Ero dentro l'Upim e io e la mia migliore amica, S, guardavamo i prezzi dei prodotti solari. Costavano (costano) troppo. Così lei mi disse "Secondo te suona se usciamo senza pagare?". Non so. Le dissi.
Allora disse "Facciamo una prova". Ha messo il prodotto solare tra le barriere antitaccheggio, facendo finta di sbadigliare e allargando le braccia. Poi lo ha poggiato a terra tra le due barriere e si è legata le scarpe. Alchè ha preso la crema solare, si è alzata e siamo uscite. Credo di averlo ancora quel solare.
Poi un giorno abbiamo deciso di prendere qualche trucco. Insomma, i veri trucchi costano molto e a 14 anni non è che te li puoi permettere. Così, nascoste dai maglioni invernali prendevamo questa o quella matita per occhi o labbra rintanandola nella manica del maglione e poi, girando negli altri reparti, toglievamo l'adesivo con barra metallica che li proteggeva. Ai tempi all'Upim non c'erano telecamere, era una cosa abbastanza semplice. Io poi che da piccina rubavo i giochi all'asilo e mia mamma mi costringeva a riportarli indietro..
Per un po' non lo feci più ma la mia amica era diventata brava. Era passata ai vestiti, ed era d'accordo con altre ragazze. Una, probabilmente rapita dagli alieni e piena di magnetismo, riusciva a staccare dalle maglie quegli aggeggi infernali che Dio solo sa come si levano dai vestiti. Quelli che fanno suonare i cosi. I cosi, sì.
Insomma entravano negli spogliatoi e si vestivano della roba dell'Upim. Poi ne uscivano senza destare nessun sospetto, stranamente. Da qualche parte ho ancora un gilet bianco panna prelevato in una di queste giornate così.
Scrivo questo perché stasera ho aperto i miei carillion che non apro da anni perché non uso più. Non ricordavo nemmeno cosa ci fosse dentro. In uno di questi carillon ho trovato un portachiavi rosso a forma di cuore con sopra scritto "Carla" in corsivo dorato. Una cosa davvero orrenda.
Però è un ricordo, il mio ultimo piccolo furto.
Io e S eravamo davvero molto amiche. Tipo che io con lei e la sua famiglia andavo ovunque. Tipo che quel giorno siamo andate io, lei sua sorella maggiore maggiore, sua sorella maggiore e suo cognato allo zoo safari di Pombia. Poi abbiamo fatto anche un salto al lago Maggiore. E poi abbiamo girato un mercatino che si trovava in zona. Avevo visto questo portachiavi che costava 5000 lire. Non volevo comprarlo, e non sapevo se prenderlo. S era lì e ascoltava i miei "loprendononloprendoloprendononloprendoloprendononloprendo". Alla fine ho detto "lo prendo": l'ho messo in tasca e ci siamo avviate verso la cassa. Abbiamo fatto due secondi di coda e poi ce ne siamo andate.
Tutto per un'orrendo e stupidissimo portachiave a forma di cuore, con una chiavetta attaccata che apre il cuore a metà mostrando due spazi per inserire delle foto. Una cosa davvero orripilante.
Mentre ci allontaniamo sentiamo una voce dietro di noi che dice "Ehi, quelle due ragazze hanno pagato?". Era la ragazza del banchetto dei portachiavi che chiedeva alla persona che si trovava alla cassa. Ho cominciato a sudare freddo. La ragazza ci rincorre, noi siamo ferme. Io con il portachiavi in tasca. Comincia ad accusarci di avere preso un portachiavi e non averlo pagato. Dice che io mi sono infilata un portachiavi in tasca e non l'ho pagato. Io? Sbotto. Completamente nel panico, e in imbarazzo incredibile perché arriva anche la famiglia di S in nostro aiuto. Continuo a dire che non ho preso nulla e che ho le tasche vuote, ma dato che non so dire bugie non sono stata molto convincente. Però contavo sul fatto che non potevano perquisirmi o costringermi a vuotare le tasche. Dopo non so quanto di discussioni, il cognato di S dice di andare via da lì. Così ci avviamo verso la macchina, mentre la ragazza fa la faccia da "maguardaunpo'questael'haanchescampata". Il cognato di S in macchina ci dice che tocchiamo tutto e quindi poi pensano che freghiamo la roba. E io mi sono sentita uno schifo. Ogni tanto quando io e S ci si rivede ce lo ricordiamo e ridiamo come matte. Da quel giorno non ho più preso nulla, anche se mi sono trovata altre volte in situazioni così imbarazzanti in cui non ero direttamente coinvolta. Lo guardo, guardo sto cazzo di portachiavi orrendo. Mai nessuna foto è stata qui dentro, e se non fosse un oggetto davvero brutto, ora saprei che foto metterci.
Mia vita.

3 commenti:

Zion ha detto...

Io non ho mai rubato. L'ho visto fare a una mia amica a 17 anni, 11 mesi e 3 settimane perchè "poi divento maggioenne e allora è un peccato non averlo mai fatto".
Ah, no, bugia. Una volta alla Upim (ma sempre lì?), ho comprato 200 cose (pagandole) e alla fine ho preso anche un ombretto senza pagarlo.
L'ho infilato nella busta con nonchalance di fronte alla cassiera. Io l'avevo messo lì per pagarlo, lei si è dimenticata di batterlo e io non gli l'ho certo ricordato.
Ma non potrei mai prendere qualcosa senza pagarlo. Rubare nel senso di fare taccheggio, anche solo "per gioco", fa proprio a pugni con la mia indole...non ci riuscirei mai. :P

Zion

Zion ha detto...

ho riletto quello che ho scritto sopra e penso di avere seri problemi a esprimermi. -_-'
suppongo sia perchè sono le dieci e mezza del mattino e non ho ancora acceso il cervello.

:P
Zion

Carla ha detto...

Eheh, anch'io una volta sono andata a casa senza pagare l'acqua ma non l'ho fatto apposta. Dai, che si è capito tutto!!

eheh

Carla